Si, con riserva, allo spostamento dei depositi costieri da Multedo a ponte Somalia, Sampierdarena: l'ok, ampiamente annunciato, è arrivato dal comitato portuale riunito a palazzo San Giorgio. La decisione, comunque, non è stata unanime (l'ammiraglio Liardo e il rappresentante del Comune, Carozzi, si sono astenuti) ed è stata accompagnata da una richiesta di approfondimenti.
La partita dello spostamento dei depositi, fortemente voluta dal sindaco-commissario Marco Bucci, resta molto travagliata: dopo le manifestazioni di protesta, la raccolta firme e gli esposti portati avanti dai comitati di cittadini sampierdarenesi, è arrivata la bocciatura del progetto anche da parte della Commissione Consultiva, che si era riunita nel primo pomeriggio. In quella riunione era emerso il parare contrario di sei membri, con due astenuti (spedizionieri e industriali) e due favorevoli (armatori e trasportatori). Nonostante il no, però, il presidente Signorini ha sostenuto davanti al board l'ipotesi dello spostamento a Sampierdarena.
Dura la reazione a questa decisione del Partito Democratico: "Attendiamo di conoscere le ragioni per cui il Comitato ha deciso di disattendere il parere dei lavoratori e degli operatori portuali, su una vicenda così delicata, a seguito di un’istruttoria brevissima, non sostenuta dai precedenti studi di fattibilità e senza alcun confronto con la città - scrive il Pd in una nota - Siamo convinti che grazie ai finanziamenti del Decreto Genova e del PNRR si possano trovare soluzioni migliori, da calata oli minerali alla nuova diga, che non interferiscano con le attività portuali esistenti e abbiano minore impatto sulla città".
Sulla vicenda prende posizione anche il presidente del municipio centro Ovest Michele Colnaghi che manifesta tutte le sue perplessità attorno alla scelte e annuncia le contromisure: "Questo è un progetto che non si può fare, ci sono delle ordinanze passate che lo vietano - spiega Colnaghi -. Ricordiamo inoltre delle dichiarazioni documentate del 2015 di diversi esponenti del centro destra che manifestavano l’intenzione di non percorrere questa strada, vorrei sapere da loro cosa è cambiato nel frattempo. Noi abbiamo richiesto di ricevere tutta la documentazione e siamo pronti a ricorrere al Tar. Le alternative ci sono. Compatibilmente con la situazione Covid organizzeremo una grande manifestazione in piazza appena sarà possibile e nel mentre continueremo il lavoro di informazione nei confronti della cittadinanza”.
IL COMMENTO
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