Porto e trasporti

Nell’ambito della fiera all’Arsenale della Spezia, dedicata alla blue economy e al dual use
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di Elisabetta Biancalani

 

LA SPEZIA - La star di Seafuture, a livello scenografico, è l’Amerigo Vespucci, la nave scuola della Marina Militare, che gioca in casa, alla Spezia. La troviamo all’interno dell’Arsenale, che ospita Seafuture fino all'8 giugno, organizzato da Italian Blue Growth in collaborazione con la Marina Militare italiana, l’evento incentrato su Blue Economy e Dual Use, cioè l’uso di applicazioni sia a scopo civile che militare.
Giunto ormai alla sua ottava edizione, Seafuture è il luogo scelto dalle aziende di settore dove presentare le proprie novità tecnologiche nel campo militare e civile con un numero sempre più crescente di espositori, partecipanti, incontri B2B e stampa accreditata.
L’edizione di quest’anno registra più di 250 aziende presenti, oltre 7 padiglioni nazionali ed internazionali.

Ma tornando all'Amerigo Vespucci, siamo saliti a bordo guidati dall’ufficiale di rotta Aurora Esposito, 24 anni, una passione per il mare che ha fatto sì che ora sia una delle circa 30 donne che fanno parte dei 260 membri dell’equipaggio della nave, che in totale ispira anche 400 persone, allievi compresi. Si staglia come una diva tra gli stand di Sea Future, con i suoi 101 metri di lunghezza, compreso il bompresso che sporge di 18 metri. Gli altri tre alberi sono quello di maestra, alta 54 metri, il trinchetto di 50 metri e di mezzana di 43 metri. Le vele sono 24 “e quando le issiamo tutte ci vogliono circa cento uomini e un’oretta di lavoro” spiega Aurora Esposito. "Il primo luglio partiremo per il giro del mondo, da Genova, e navigheremo fino a febbraio del 2025, 19 mesi, circa 570 giorni".