GENOVA - "Abbiamo già almeno cinque aziende interessate alle aree ex Ilva di Genova per fare attività di tipo industriale e logistico, le richieste stanno venendo fuori come funghi, addirittura c'è la possibilità di altri cantieri navali, o cantieri navali per il diporto e così via. Ci sono tante manifestazioni d'interesse". Lo ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci a margine di un convegno a Genova al termine di un incontro con il ministro delle Imprese Adolfo Urso sulla vertenza ex Ilva.
Dal Governo, afferma Bucci, "ancora non abbiamo garanzie. Abbiamo fornito al ministro il quadro di tutto quello che sta succedendo a Genova e abbiamo spiegato il perché per noi la situazione di Cornigliano è estremamente importante. Gli abbiamo ripetuto che prima di tutto serve un piano industriale: con il nuovo piano bisognerà capire quanti lavoratori ci saranno e quali aree sono necessarie, le altre aree ovviamente devono essere a disposizione di altre aziende che possono creare altri posti di lavoro per una ricaduta economica e occupazionale importante per la città".
Serve il consenso dei sindacati? "Ci vuole il consenso di tutti - ribadisce Bucci -, quando parlo di 'allineamento' vuole dire che dobbiamo essere allineati a fare le cose, serve allineamento più che il consenso, tutti quanti vogliamo andare nella stessa direzione con lo stesso obiettivo finale, questo è importante per fare cose importanti. Come Cristoforo Colombo, se vuoi attraversare l'oceano, devi avere il coraggio di non vedere più la riva".
“Nell’ambito della filiera dell’acciaio, l’ex Ilva costituisce ancora oggi un tassello indispensabile e strategico per una nazione industrializzata, oltreché un punto di possibile sviluppo - ha dichiarato l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti -. Abbiamo apprezzato le parole del ministro Urso, che ringraziamo per la sempre attenta disponibilità e la concreta capacità di analisi con cui ha ribadito la necessità di mantenere questa vocazione industriale, che caratterizza in maniera forte il tessuto economico del Paese. Continua però ad essere fonte di preoccupazione la scarsa trasparenza, oramai di lunga data, dell’azionista di maggioranza nel condividere ed esplicitare progetti industriali e di investimento. Ci auguriamo che il difficile lavoro di tessitura che da mesi impegna il governo possa presto concretizzarsi in soluzioni positive per la Liguria e l’Italia intera, salvaguardando e rilanciando impianti e occupazione”.
IL COMMENTO
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