Porto e trasporti

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GENOVA - La conferma data dal Sindaco di Genova che la Sopraelevata non sarà abbattuta prima della costruzione e verifica dei flussi del nuovo tunnel subportuale (LEGGI QUI) la consideriamo una vittoria di Primocanale: era stata infatti la nostra testata, a partire dall'editoriale dell'Editore Maurizio Rossi del 28 giugno (LEGGI QUI), ad aprire il dibattito sulla centralità della strada Aldo Moro nelle necessità viabilistiche dei genovesi. 

La posizione di Rossi era stata condivisa da diversi esponenti della politica, del giornalismo e della società civile:  tra gli altri si erano espressi il presidente di Regione, Giovanni Toti (LEGGI QUI), l'ex assessore Arcangelo Merella (LEGGI QUI), gli editorialisti di Primocanale Franco Manzitti (LEGGI QUI) e Mario Paternostro (LEGGI QUI).

All'inizio del mese di luglio Terrazza Colombo aveva ospitato uno degli incontri dedicati a Porto e Città e il tema della sopraelevata e del nuovo tunnel sotto il porto era stato analizzato da un panel di qualificati relatori: c'erano, tra gli altri, il segretario generale della Camera di Commercio Maurizio Caviglia, che aveva sottolineato l'importanza di dare alla sopraelevata un'alternativa e di non considerare il tunnel come l'unica infrastruttura di collegamento tra il ponente e il levante della città.

In quella stessa sera Primocanale aveva presentato gli inequivocabili risultati di due sondaggi commissionati a Tecnè: ai genovesi era stato chiesto se fossero favorevoli o contrari al tunnel subportuale e se la Sopraelevata dovesse essere abbattuta o conservata. La risposta fu chiara: la maggioranza assoluta del campione si disse favorevole alla nuova infrastruttura e contraria all'abbattimento della Aldo Moro (LEGGI QUI).

Nel Terrazza Incontra estivo era presente anche il Sindaco di Genova Marco Bucci, il quale definì prematuro il dibattito sul futuro della Sopraelevata poiché la questione si sarebbe dovuta discutere alla fine dei lavori di costruzione del tunnel.

La situazione del momento era però oggettivamente diversa poiché il progetto che in quella fase era stato presentato prevedeva fin dal principio l'abbattimento di una porzione della Sopraelevata: per rendere più capillare la viabilità del nuovo tunnel, infatti, era stata disegnata un'uscita intermedia all'altezza di via Madre di Dio e per realizzarla era inevitabile procedere a un parziale abbattimento. 

Sul tema si era espresso anche il Senatore Lorenzo Basso, tra gli ospiti di Terrazza Incontra: in quella serata Basso si trovò coinvolto in un dibattito molto acceso con il primo cittadino, soprattutto sula questione della copertura dei costi della nuova galleria. In particolare Basso sosteneva che le spese per il futuro abbattimento della Sopraelevata non fossero a carico di Autostrade per l'Italia (che deve invece pagare la costruzione di per sé) ma che sarebbero state sostenute dall'intera collettività.

Anche il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi aveva rimandato la discussione alla fine dei lavori di costruzione del tunnel: "Da cittadino - aveva detto a Primocanale - sono per attendere il completamento dell'opera prima di prendere qualunque decisione". 

Il battage mediatico ha dato i suoi frutti. Se da una parte è vero che la discussione sulla Sopraelevata si poteva anche posticipare, dall'altra era indispensabile mettere le mani sul progetto di costruzione del tunnel per rimuovere ogni interferenza tra le due infrastrutture: la recente dichiarazione di Marco Bucci riporta la questione nella giusta prospettiva e a Primocanale ne siamo molto lieti.