Porto e trasporti

Durissimo Toti: "I ricorsi sono malattia endemica del Paese"
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di Elisabetta Biancalani

GENOVA – “I ricorsi sono un diritto ma anche difendersi da essi lo è”: lo ha dichiarato il sindaco di Genova Marco Bucci commentando la presentazione di tre ricorsi al Tar (LEGGI QUI) contro l'attuale progetto del tunnel subportuale.

“I ricorsi – ha detto il primo cittadino – sono dei tentativi di deviare o rallentare una procedura, non sono proposte operative che darebbero invece un contributo e sarebbero ascoltate con attenzione. E' comunque nel pieno diritto di ogni cittadino presentare un ricorso sebbene sarebbe più giusto cercare di guardare oltre il proprio naso e ragionare in termini più collettivi”. Bucci, in ogni caso, conferma che è sua intenzione cercare una soluzione per tutti e che nessuno sarà lasciato indietro.

Il Sindaco si è mostrato moderatamente preoccupato per questi ricorsi: “Queste azioni legali sono fatte al puro scopo di tardare o deviare i lavori. Spesso fanno perdere tempo e gonfiano i costi, basta guardare cosa è successo con l'ospedale Galliera: si sono buttati via tanti anni per arrivare poi a una sentenza che quei ricorsi li ha respinti, ma il tempo ormai è stato perso. Nel caso del tunnel l'avvio della costruzione non è in discussione ma queste manovre rischiano comunque di rappresentare degli ostacoli”.

“I ricorsi sono una malattia endemica del nostro Paese, così come la malaria lo è in altre zone del mondo”: Giovanni Toti è invece meno diplomatico rispetto al Sindaco Bucci e non lesina la polemica sui ricorsi che sono stati presentati contro l'attuale progetto del tunnel subportuale.

“Con il governo Draghi qualcosa si è fatto e mi auguro che questo Governo metta sempre più in sicurezza i cantieri da sospensive e ritardi legati ai ricorsi – aggiunge Toti – anche se penso che ci vorrebbe un cambio di passo culturale da parte di tutti”.

Sul fatto che tra i ricorrenti ci sia anche il coordinatore regionale di Forza Italia Carlo Bagnasco, nel suo ruolo di presidente dell'Aci, Toti commenta: “Vale per lui quello che vale per gli altri. Se sarà stabilito che l'Automobile Club dovrà spostarsi per il bene collettivo si sposterà”.