Egregio Presidente Di Palma,
ho letto con grande interesse la Sua intervista su Repubblica Genova. Ho seguito i temi dell’aeroporto di Genova come unico membro ligure della Commissione ottava trasporti e comunicazioni del Senato dal 2013 al 2018 e ho sempre seguito dal 1982 l’aeroporto come editore ligure fortemente interessato allo sviluppo del territorio.
Innanzitutto va preso atto che il socio industriale che era presente, Adr Aeroporto di Roma di proprietà dei Benetton, che gestisce con grande successo sia Roma che Nizza, avrebbe dovuto essere sulla carta il miglior socio industriale sul mercato italiano e tra i migliori a livello europeo.
Il risultato, come lei stesso dice, invece è stato tra o più’ disastrosi del Parse per il Cristoforo Colombo. Il perché non ce lo spieghiamo, possiamo pensare che Adr non avesse nessun interesse a sviluppare un aeroporto in concorrenza con Nizza, che i Benetton abbiano una particolare antipatia per il nostro territorio, ma va chiarito, per capire cosa servirà’ in futuro, che non mi risulta che abbiano mai presentato un piano industriale serio completo con precisi obblighi e investimenti da fare per essere con merito il “socio industriale” a fianco dei soci pubblici.
La trattativa privata con MSC per il tramite del presidente dell’aerostazione Lavarello, è stata fatta al valore di bilancio pari a 437.000 euro per un 15% quindi per un valore totale al di sotto dei 3 milioni per l’intero aeroporto.
Non credo che il Comune di Genova abbia mai pensato seriamente di comprare le azioni di Adr e penso che non avesse neppure possibilità di farlo se non specificamente autorizzato dal Mit e forse anche alla Corte dei Conti.
Penso che il Sindaco Bucci abbia convinto Adr a togliersi di mezzo sia per la loro totale inefficienza e inutilità’ come socio industriale sia legando questa opportunità alla presenza proprio dei Benetton come azionisti di riferimento nome che a Genova non è’ certo gradito dopo la tragedia del Morandi. Loro devono aver dato la disponibilità a uscire anche ai valori contabili.
Se un soggetto pubblico che può esercitare la prelazione non la avesse esercitata, considerando un valore anche degli investimenti fatti dalla società’ stessa che corrisponderebbero a oltre 10/12 milioni di euro, ritengo potrebbe addirittura anche vedersi contestato il non aver esercitato una prelazione a prezzi bassissimi dalla Corte dei Conti o da altri soggetti preposti. Per tale ragione ho scritto nei giorni scorsi un commento dal titolo “Aeroporto: quando un ente pubblico difende il bene dei cittadini”. (CLICCA QUI)
Il valore dell’aeroporto di Genova non va stabilito dai valori contabili a bilancio ma da una valorizzazione che dovrà tenere conto di tutti gli asset e, considerando che qualora alla scadenza della concessione dovesse vincere la gara che ENAC indirà, un nuovo soggetto questo dovrà pagare alla Cristoforo Colombo spa tutti gli investimenti fatti.
A mio giudizio il valore dell’Aeroporto i soggetti pubblici azionisti devono obbligatoriamente valutarlo considerando gli investimenti fatti.
Sono certo che sia Camera di Commercio sia Adsp peraltro che ha oggi due commissari l’Ammiraglio Seno e il Proff Benedetti siano ben coscienti della necessità, prima della scadenza della concessione del 2029, di aver nell’azionariato un socio industriale forte e del settore. Ritengo pertanto che sicuramente verrà messa una partecipazione di minoranza a bando dai due Enti pubblici che oggi detengono il 100% ma ritengo anche che oltre al valore della partecipazione, sarà necessario che venga presentato, e mi auguro comunicato anche all’opinione pubblica, un vero progetto industriale con precisi numeri di aumento di passeggeri ed altri utilizzi del nuovo aeroporto, impegni che si prenderà’ chi vincerà’ la gara per entrare nell’azionariato del NOSTRO aeroporto.
Chi non crede al colosso MSC? O al Comandante Aponte? Ed anche alla storia sicuramente prestigiosa di Alfonso Lavarello, grande amico e molto influente sulle decisioni del Patron di MSC nonché presidente dimissionario del Cristoforo Colombo?
Tutte persone estremamente stimabili apprezzabili con grosse disponibilità’ finanziarie. Ma io non ho mai letto un preciso piano industriale e gli impegni che questo potenziale socio industriale si e’ preso per sostituirsi al negativo socio industriale Benetton Adr.
Avremmo tutti dovuto solo fidarci alla cieca solo perché sono MSC? Sinceramente non penso che le crociere siano la soluzione al problema dell’aeroporto.
Potranno portare forse 100.000 passeggeri in più, che sono un’ottima cosa, ma non credo sia la soluzione.
Per quanto riguarda l’aumento di capitale penso che la Camera di Commercio sia capace a guardare i bilanci e capire, come sempre accade, che certe partite si possono egualmente portare su un unico esercizio o anche spalmarle su più esercizi e ritengo che un collegio sindacale sia sempre contento se tutto va su uno solo come gli ammortamenti accelerati. Ma non è detto che siano illegittimi anche altri sistemi di gestire alcune partite contabili. Quindi sicuramente quando ci sarà il nuovo consiglio questo prenderà le decisioni che riterrà corrette e peraltro penso convocherà prima una assemblea dei soci per approvare il bilancio e solo dopo l’approvazione del bilancio convocherà una straordinaria per coprire le eventuali perdite per gli importi che risulteranno.
Quindi penso, e sono convinto, che la scelta che dovrà essere fatta per trovare il nuovo socio industriale debba passare da una gara pubblica chiara e trasparente a livello europeo e, se parteciperà e vincerà MSC sia chiaro che ne saremmo tutti felici, ma con impegni precisi e valorizzazioni non certo ai valori contabili come ha fatto Adr che voleva ritengo solo uscire senza plusvalenze o minusvalenze.
Aeroporto ha un nuovo direttore generale che sta operando al meglio e che immagino proseguirà il suo impegno per far crescere i traffici.
La nuova aerostazione sta per essere inaugurata in autunno. La vecchia verrà ristrutturata subito dopo mentre Rfi sta per iniziare i lavori per la nuova stazione ferroviaria “aeroporto” che verrà collegato con investimenti pubblici alla aerostazione con un tapis roulant o con altro sistema comunque per incentivare il collegamento tra treno e aereo.
Ovviamente lei potrà fare tutte le valutazioni che le competono e il suo punto di vista di questi giorni non può che essere un ottimo stimolo per gli azionisti pubblici a operare al meglio e secondo le disposizioni vigenti.
Infine per quanto concerne l’ipotesi di una proroga di cui lei parla nell’articolo su Repubblica Genova mi giunge come disponibilità totalmente nuova in quanto provai diverse volte, sollecitando anche i ministri dei tempi, a effettuare una proroga anche basata sull’effettivo arrivo della concessione all’Aeroporto di Genova.
Mi fu sempre detto di no e ribadito recentemente dal Vice Ministro Rixi. Se fosse invece possibile, come lei dichiara, sarebbe di enorme interesse e ovviamente sarebbe un elemento in più’ che lei potrebbe mettere a disposizione proprio degli attuali azionisti pubblici per poter trovare ancor meglio un socio industriale che sarebbe certamente più’ interessato a entrare se ci saranno tempi più lunghi per investire e ammortizzare rispetto alla scadenza della concessione che ritenevo non prorogabile senza gara europea dopo il 2029.
Sono certo che Lei potrà avere un ruolo fondamentale per il nostro aeroporto e contiamo tutti sulla Sua completa collaborazione e suggerimenti per raggiungere questo obiettivo fondamentale per Genova e per tutta la Liguria.
Non mi sarei permesso di entrare su questi temi se non fossero uscite le Sue interviste sui quotidiani locali entrando così’ nel dibattito pubblico e dove ho letto davvero molte posizioni di vari soggetti non corrispondenti ai fatti ed anche molto superficiali.
Spero che anche questo mio contributo possa essere utile per le valutazioni che si dovranno fare per il bene del NOSTRO aeroporto
Cordiali saluti
Maurizio Rossi
Membro della commissione trasporti del Senato della XVII Legislatura
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