GENOVA - Questa mattina presso lo studio del notaio Anselmi è stata conclusa l’operazione di passaggio di azioni dalla società Aeroporti di Roma alla Camera di Commercio di Genova.
Per Adr era presente un procuratore della società, per Camera di Commercio il Presidente Luigi Attanasio. Intanto viene confermata l’ipotesi circolata nelle scorse ore della presidenza che andrebbe al professor Enrico Musso, gradito anche al viceministro Rixi e al sindaco Bucci. L’assemblea che dovrà ricostituire il Cda decaduto a fine luglio, è convocata per giovedì 8 agosto.
Autorità portuale, rappresentata dall’Ammiraglio Seno e dal Professor Benedetti, ha proposto il nome del Professor Musso come presidente e della Professoressa Ilaria Queirolo dell'Università di Genova, del dipartimento di Politiche Internazionali. Faranno parte del consiglio anche Alessandro Cavo per Camera di Commercio e l’avvocato Alessandro Arvigo dello studio Lavatelli.
Il collegio sindacale, che in effetti è già scaduto, dovrebbe restare in carica sino all’approvazione del bilancio, previsto nell’assemblea del 10 settembre. In quella occasione sarà interessante vedere quale sarà la perdita effettiva di Aeroporto Spa, che veniva indicata dal Cda presieduto da Alfonso Lavarello intorno ai 3.8 milioni di euro, con una richiesta agli azionisti di effettuare un aumento di capitale di 4.8 milioni.
La nota molto positiva è che mentre i dati del primo trimestre della società prevedevano una perdita di 500 mila euro, la semestrale avrebbe ribaltato di ben un milione il risultato e sarebbe, invece, positiva per la stessa cifra. Merito probabilmente anche del lavoro di Lavarello e del nuovo direttore, ma questo dato modifica anche la necessità di aumento di capitale che peraltro, per circa 2 milioni, sarebbe strettamente legato ai prepensionamenti di una partita unica del 2023. Su di essa si discute, anche con interpretazioni di norme che sembrano poter consentire una differente appostazione nel bilancio.
Una volta approvato il bilancio in assemblea ordinaria ed effettuato l’aumento condiviso dai soci, il Presidente Musso dovrà procedere, su delega dei due azionisti pubblici, alle procedure per arrivare alla gara pubblica per l’ingresso del nuovo azionista industriale. Prima di tutto andrà definito un valore della società da un advisor, poi dovrà essere scritto il bando di gara che, come da noi anticipato, oltre all’ingresso economico per l’acquisto delle azioni dovrà anche prevedere il piano industriale e di sviluppo che verrà proposto per far “decollare” il Colombo.
Naturalmente potranno partecipare tutti i soggetti europei interessati e che possano comprovare una esperienza nel settore e quindi la stessa Msc del Comandante Aponte. Adsp pare che voglia cedere il massimo possibile delle azioni in suo possesso, ritenendo che non esistano altri casi di Autorità Portuali che abbiano la maggioranza o partecipazioni rilevanti in aeroporti.
Pertanto, è immaginabile che le azioni messe sul mercato saranno pari al 49% e tutte di Adsp, oggi al 60%. In tal modo, sommando l’11% che rimarrebbe all’Autorità e il 40% della Camera di Commercio, la maggioranza con il 51% rimarrebbe pubblica.
IL COMMENTO
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