"La libertà è movimento". Questo è il messaggio che Autostrade per l'Italia invia a tutti noi, dalle pagine a pagamento sul Secolo XIX, sul Fatto Quotidiano e su altri media investendo budget pubblicitari per (ri)farsi un’immagine.
Ma se il 'claim' "La libertà è movimento" significa che se non ti muovi non sei libero e questo è il messaggio che arriva a tutti noi liguri da Autostrade. I liguri non sono in movimento e quindi non sono liberi.
Ma ditemelo voi. Scrivete quello che ritenete. Sui social alla nostra mail di . Dite cosa ne pensate. Che cosa provate voi liguri bloccati per ore e ore su ogni autostrada che sia di Autostrade per l’Italia o del Gruppo Gavio (che almeno non ha fatto una campagna pubblicitaria per prendere in giro la gente della Liguria).
Che cosa provate quando siete in una galleria a doppio senso di marcia con i tir che sfrecciano in senso opposto?
Che cosa provano i parenti o gli amici di coloro che, dopo il crollo del Morandi, sono morti o sono restati feriti nei lavori che vengono chiamati di "ammodernamento" ma che in realtà sono i lavori di manutenzione mai fatti nei decenni della gestione Benetton/Castellucci per Autostrade?
Che cosa provano i titolari di attività turistiche che vedono mettere in crisi le loro attività in ogni parte della regione?
Che cosa provano gli autotrasportatori che restano bloccati in code infinite?
Potrei andare avanti per ore ed ore ma la sintesi è una sola: Autostrade ci comunica che noi liguri non siamo liberi.
Ribadisco ancora una volta: noi non accettiamo campagne pubblicitarie e soldi da Autostrade, vorremmo solo che dicessero la verità sulla situazione delle nostre autostrade oggi e nei prossimi anni.
E non dicano più lavori di ammodernamento: sono lavori di manutenzione mai fatti prima dalla gestione Benetton.
IL COMMENTO
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