Rfi: "Genova-Milano in un'ora". Il Governo interviene sugli extra costi

GENOVA - Stazione Principe - Milano Rogoredo sotto l’ora di percorrenza è ancora l’obiettivo di Rete Ferroviaria Italiana: lo ha confermato l’amministratrice delegata della società, Vera Fiorani, oggi a Genova per partecipare alla presentazione del master dell’Università di Genova volto a formare professionisti nella sicurezza dei trasporti, e già pubblicato dall'inchiesta di Maurizio Rossi, editore di Primocanale (LEGGI QUI). 

“Abbiamo condotto uno studio che indica i tempi futuri di percorrenza tra le due città – dice Vera Fiorani – e siamo abbondantemente sotto l’ora. Quanto sotto? Non fatemelo dire, altrimenti poi il sindaco Bucci se la prende con me: diciamo un po’ meno di un’ora. Su Torino cerchiamo di rendere possibile la percorrenza entro i 60 minuti”.

“In queste settimane abbiamo lavorato molto intensamente a tutte le partite che abbiamo aperte sulla Liguria, e sono molte, per accelerare ulteriormente, soprattutto nella contrattualizzazione di tutte le opere accessorie che sono in capo al general contractor. Questa mattina – rivela Fiorani – abbiamo commissariato altri tratti delle opere, io stesso ho in capo una nuova tratta della Genova-Milano che si completa con le competenze che mi erano già state attribuite, e sto lavorando alla progettualità e alla messa in cantiere. Ovviamente, specialmente sul cosiddetto nodo di Genova, abbiamo il problema della convivenza dei cantieri con la regolare circolazione dei treni che sono indispensabili per la mobilità delle persone, su questo ci concertiamo anche con le autorità locali”.

Il nodo che potrebbe minare le buone intenzioni è però economico: “Stiamo rallentando sugli affidamenti nell’attesa di un decreto del Governo che sblocchi ulteriori fondi che si rendono necessari per l’aumento generalizzato dei prezzi. Il Governo finora ci ha sostenuti ma non possiamo pensare che le risorse siano illimitate, quindi prima di lavorare su nuove opere dobbiamo accertarci di mettere in sicurezza quelle già previste. Dall’inizio del 2022 avrei dovuto appaltare opere per circa 5 miliardi di Euro ma al momento sono ferma a un solo miliardo, proprio in attesa che il Governo concluda l’iter del decreto che ci sosterrà con le relative coperture finanziarie”.

Gli extra costi sono generati da un aggiornamento prezzi richiesto dalle aziende appaltatrici, tra queste Webuild che sta lavorando al Terzo Valico attraverso una partecipata, il consorzio Cociv: la congruità dell'incremento prezzi non può essere discussa in questa sede ma certamente il rischio, come traspare dalle parole di Vera Fiorani, è che le maggiori risorse necessarie per le opere già aggiudicate vadano a detrimento di nuovi investimenti, tra questi il secondo lotto del Quadruplicamento.

Rfi ribadisce, però, che gli interventi programmati in ambito Pnrr garantiranno un significativo vantaggio sui tempi di percorrenza: "In relazione all’evoluzione programmata dell’infrastruttura sarà possibile conseguire tempi di percorrenza inferiori agli attuali già nel 2024 - scrive l'azienda in una nota a Primocanale - con un risparmio di circa 6 minuti, fino a conseguire con l’attivazione del Terzo Valico tempi di percorrenza pari all’ora tra Genova e Milano. Con il quadruplicamento della linea tra Milano Rogoredo e Tortona saranno possibili ulteriori recuperi dei tempi di percorrenza".

Tra le opere il cui finanziamento sta tardando a causa dell’aggiornamento dei prezzi c’è anche il quadruplicamento della Tortona-Voghera: “Sappiamo benissimo quanto sia importante nel quadro complessivo del collegamento tra i capoluoghi della Liguria e della Lombardia – ammette Vera Fiorani – ma anche questa tratta deve fare i conti le necessità di notevole extra budget che la situazione dei prezzi impone”.