GENOVA - Denuncio il problema dal 2016: “si pensa al Terzo Valico ma alla sua uscita saremo su un binario unico verso Milano mettendo i treni in coda l’uno all’altro merci, pendolari e quindi anche il treno veloce dovrà andare piano in un lunga coda specie negli orari determinanti mattino e sera per andare e tornare a Milano per lavoro”.
Per questo il tempo di percorrenza in treno tra Genova e Milano e il quadruplicamento della rete ferroviaria sono al centro del secondo tema della mia inchiesta e riconosco a Ferrovie di aver fornito risposte anche su questo tema (Leggi qui).
Per attirare lavoro e iniziare l'abbassamento dell'età media, oggi la più elevata d'Europa, il collegamento veloce tra Genova e Milano è il passo fondamentale. Di fatto l’obiettivo da sempre è di arrivare sotto l’ora di viaggio dal Principe a Rogoredo, il percorso più semplice prima che Milano risolva i forti problemi di rallentamenti sino a Milano Centrale. Solo grazie a questo obiettivo sarebbe possibile vivere a Genova e andare a lavorare nel capoluogo lombardo per poi tornare la sera in Liguria. Al momento però siamo e molto lontani dal sogno di avere un Genova-Milano sotto i 60’ anzi rischiamo per molto anni di restare intorno ai 90’ specie negli orari 6,30-9 e 17-20
La percorrenza attuale dei servizi più veloci, senza fermate intermedie, prevede il viaggio da Genova Piazza Principe a Milano Centrale in 1h28’; mentre da Genova Piazza Principe a Milano Rogoredo il viaggio si completa in 1h20’ come spiegato dalle stesse Ferrovie dello Stato. Ma per potersi recare a Milano per lavoro è necessario partire presto da Genova. E così il treno più veloce presente nella fascia oraria 6,30-7,30 del mattino è il Frecciargento 9710 Genova Brignole-Venezia Santa Lucia che parte da Brignole alle 6,58, passa a Principe alle 7,03 con fermata a Pavia alle 8,04 e arrivo a Milano Rogoredo alle 8,24 e a Milano Centrale alle 8,35. Da Principe a Milano il viaggio dura 1h32'.
Nel mentre proseguono i lavori e così Rfi spiega che già nel 2024 "sarà possibile conseguire tempi di percorrenza inferiori (agli attuali ndr) con un risparmio di circa 6 minuti, fino a conseguire con l’attivazione del Terzo Valico tempi di percorrenza pari all’ora tra Genova e Milano Rogoredo". Dunque in teoria nel momento in cui sarà attivo e funzionante il Terzo Valico si potrebbe arrivare a quell'agognata ora di viaggio. Sì, ma in che fascia oraria?
Un conto è completare il viaggio in un'ora alle 8,30 del mattino, un altro se a completarlo è il treno che arriva a Milano nella fascia delle 11, quando cioè il traffico ferroviario dei pendolari dell'area attorno al capoluogo Lombardo è andato fisiologicamente a ridursi ma anche la mattinata è ormai in buona parte andata. A questa situazione si aggiunge l'incrocio con la linea merci e i binari locali. Dopo i Giovi insomma ci si trova di fronte l'incrocio con i treni locali e con i treni merci. Il quadruplicamento della linea Genova-Milano è la soluzione ma qui alcuni progetti sono ancora in ritardo o completamente non finanziati.
Ferrovia dello Stato fa chiarezza sulla situazione dei progetti.
Il primo tratto considerato è quello che collega Milano Rogoredo con Pavia. In questo caso il progetto è diviso in due fasi per un costo di 900 milioni di euro complessivi. Ma solo i primi 11 km sono finanziati, fino cioè a Pieve Emanuele. Poi da Pieve Emanuele a Pavia c'è sì il progetto ma non c'è un finanziamento. E anche l'iter burocratico non è totalmente definito.
Per quanto riguarda il quadruplicamento tra Pavia e Voghera, circa 25km, al momento il progetto è in fase di studio di "pre-fattibilità". Di fatto non si sa ancora se sarà possibile realizzarlo e quali modifiche apportare e comunque, spiega Rfi, "allo stato attuale l'intervento non è finanziato". In sintesi c'è lo studio ancora in corso e mancano totalmente i fondi.
Infine c'è il tratto Tortona-Voghera, in tutto 16 km. Qui il costo dell'intervento è di 600 milioni complessivi ma il "gli eventi alluvionali che hanno interessato l'area in prossimità di Tortona nel 2014 e 2019 hanno imposto la completa revisione del progetto definitivo" già redatto nel 2011 spiega Rfi. In questo caso dunque manca ancora tutta la fase di dibattito pubblico che dovrebbe partire prossimamente e al momento è coperto solo il costo del progetto, non dei lavori.
Maurizio Rossi
Senatore membro Commissione Trasporti XVII Legislatura
IL COMMENTO
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