Porto e trasporti

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di Elisabetta Biancalani

 

 

GENOVA - "Finalmente la nostra nave è pronta a ripartire da Mariupol, dovrebbe essere questione di ore, e finalmente potrà tornare ad operare dopo aver scaricato il materiale (le bramme di acciaio) a Monfalcone". Augusto Cosulich, presidente del gruppo Cosulich, tira un sospiro di sollievo per la fine (quasi) della vicenda che ha coinvolto la sua nave nel mare d'Azov: "Il porto è stato sminato, resta solo una gru abbattuta sul fondale, e rimossa quella si può partire con l'ultimo carico di acciaio dall'Ucraina all'Italia". Cosulich non si dichiara per nulla preoccupato dall'interruzione dell'attività legata al traffico di prodotti di acciaio dalla acciaieria Azovstal che è ferma:"Noi siamo loro partner logistici di Metinvest, i noli sono molto favorevoli quindi la nostra nave troverà sicuramente un buon mercato, siamo capaci a lavorare". 

 

 

Ma che cosa le racconta l'equipaggio? "Sono sereni, per fortuna avevano ampie scorte di viveri e acqua, tanto che hanno addirittura ospitato membri dell'equipaggio di altre navi per rifocillarli, visto che erano in difficoltà".