Era il 27 dicembre di due anni fa, appena passato il Natale 2020: una giornata che cambiò le vite di tutti gli italiani poiché segnò l'inizio delle vaccinazioni anti covid.
Nella mattinata in tutta Italia partirono infatti le prime vaccinazioni: a Roma allo Spallanzani furono vaccinati i responsabili del laboratorio di virologia, proprio quei ricercatori che per primi isolarono in laboratorio il coronavirus, in Liguria invece toccò al Policlinico San Martino l'esordio dei vaccini.
Per l'allora ministro della Salute Roberto Speranza era "Il giorno che aspettavamo da tempo. La strada è ancora lunga, ma finalmente abbiamo il vaccino"; il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, allora anche assessore alla Sanità, dichiarò (citando Churchill): "Oggi non è la fine. Non è l'inizio della fine. Piuttosto la fine dell'inizio". Certo, la strada davanti era ancora lunga. Ma quel giorno segnò comunque l'inizio di un processo.
Era il cosiddetto "Vaccine Day", prima delle 8 arrivarono alla farmacia del San Martino le prime dosi, in una auto dalla Marina Militare, provenienti dall'aeroporto di Malpensa. Ad arrivare furono 320 vaccini, suddivisi tra il Policlinico e la prima Rsa dove furono inoculate agli ospiti della residenza. Il giorno dopo, 28 dicembre, si continuò con una seconda Rsa.
La prima dose in Liguria del vaccino Pfizer fu somministrata a Gloria Capriata, infermiera della Rianimazione del San Martino, che era anche stata scelta come testimonial della campagna vaccinale di Regione Liguria. E il primo giorno, quel Vaccine Day, furono moltissimi i sanitari vaccinati. Il vaccino Pfizer fu inoculato lo stesso giorno, oltre a Gloria, a Giancarlo Icardi, Filippo Ansaldi, Matteo Bassetti, Angelo Gratarola.
IL COMMENTO
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