Aumenta l'età delle mamme che hanno figli e diminuisce però il numero dei nuovi nati: a scattare la fotografia odierna della fertilità e della natalità è Luca Ramenghi, Direttore dipartimento madre bambino dell'ospedale pediatrico Gaslini di Genova, nel corso di "Il medico risponde" su Primocanale. "L'indice di fertilità oggi riesce per poco a superare l'1 ma per mantenere lo status quo, cioè per mantenere la stessa popolazione, dovremmo avere un indice di fertilità ovvero ogni mamma dovrebbe essere mamma un po' più di 2 volte nella vita".
In Italia infatti - i dati sono dell'Istituto superiore della sanità - il tasso di fertilità è uno dei più bassi d’Europa (1,3 figli in media per donna), fortemente al di sotto del tasso di mantenimento della popolazione (2,1). "Da noi nel mondo occidentale non si riesce a 'raggiungere' questo numero per mantenere almeno la popolazione che abbiamo: la natalità è un concetto che poi va nella politica, nei discorsi sulle migrazioni. Ne parliamo abbastanza poco ma parlarne non risolve il problema se non attraverso azioni che possano tranquillizzare i genitori", commenta ancora Barenghi.
La fertilità è fortemente influenzata dall'età: si stima che in Italia circa il 15 per cento delle coppie sia infertile. Nella donna le cellule riproduttive, gli ovociti, diminuiscono in numero già a partire dai 32 anni e diventano meno efficienti. La causa maggiore d’infertilità femminile è, infatti, proprio l’età materna avanzata. L’uomo ha la capacità di produrre spermatozoi durante tutta la vita, ma il loro numero, la concentrazione e la qualità peggiorano dopo i 40 anni.
IL COMMENTO
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