CAMOGLI - Una turista che ha soggiornato tre giorni a Camogli è risultata positiva al dengue, il virus che porta la nota malattia tropicale trasmessa dalla zanzara tigre ma non trasmettibile tra uomo e uomo.
Si legge sull'edizione odierna del Secolo XIX. La donna avrebbe soggiornato in via Bozzo, poi, tornata a Milano, il caso è stato diagnosticato dall'Ats lombardo. L'episodio ha comunque convinto Asl 3 e il sindaco di Camogli ad avviare una campagna informativa e di prevenzione, oltre che effettuare la disinfezione e disinfestazione della zona della città dove la turista era stata ospitata.
Le vie coinvolte sono via Bozzo, salita Don Ansaldo, via Torasco, via Bettolo, via San Giovanni Bono, corso Mazzini, dal civico 38 al 70, via XX Settembre, piazza Schiaffino, via della Repubblica dall'Oratorio dei Santi Prospero e Caterina a piazza Schiaffino, via Garibaldi da via Favale a largo Simonetti.
L'ordinanza impone ai privati di procedere a eliminare i focolai larvali removibili, provvedendo al taglio periodico dell'erba nelle aree verdi di pertinenza, tenendo sgombri i cortili e le aree esterne da erbacce, sterpi e rifiuti di ogni genere, evitando altresì il ristagno delle acque meteoriche o di qualsiasi altra provenienza in contenitori, sottovasi, secchi, barattoli bottiglie, annaffiatoi, sino al 31 ottobre 2023.
Secondo l'ultimo aggiornamento settimanale dell'Iss sono 165 i casi di Dengue diagnosticati in Italia, 146 importati e 19 autoctoni. Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna sono le regioni in cui si registrano più casi: 50, 28 e 27, rispettivamente.
La malattia nella maggior parte dei casi è asintomatica, in altri può causare febbre e sintomi influenzali, nausea, vomito, irritazioni della pelle, e nei casi più gravi anche emorragie potenzialmente fatali.
IL COMMENTO
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