GENOVA - Prima le Rsa con i pazienti over 80 più fragili e gli operatori il 29 settembre e poi gli immunodepressi e gli over 65 tra il 10 e il 15 ottobre. Sono queste le due fasi della campagna vaccinale anticovid in Liguria.
"Si partirà con 14mila dosi che diventeranno 28mila a inizio ottobre e poi andranno via via ad aumentare in base anche a quella che sarà la risposta vaccinale - spiega a Primocanale Filippo Ansaldi direttore generale di Alisa - le dosi di vaccino Covid messe a disposizione dal ministero della salute in questa prima fase sono solo 14.000 e il ministero indica una serie di priorità in questa fase di carenza vaccinale".
"Il 29 la campagna partirà con le strutture residenziali - racconta Ansaldi - che rappresentano strutture che hanno pagato un prezzo salatissimo nel corso delle prime e delle prime ondate quindi andremo a vaccinare in loco gli ospiti e per proteggere sempre i soggetti fragili, che sono il vero obiettivo di questa campagna di vaccinazione, andremo a vaccinare anche gli operatori sanitari delle strutture residenziali e dei reparti ospedalieri a più alto rischio".
"Dieci giorni dopo tra il 10 e il 15 ottobre al via la seconda fase dedicata a proteggere gli immunodepressi - prosegue Ansaldi - i principali erogatori saranno da un lato le Asl e dall'altro gli ospedali, ogni immunocompromesso avrà come riferimento l'azienda che abitualmente lo segue questo per facilitare l'accesso, quindi favorire la protezione e poi successivamente andremo a vaccinare gli over 80 inizialmente, poi via via le altre fasce d'età, tutti i soggetti con fragilità".
Secondo le circolari ministeriali la vaccinazione è raccomandata in questa prima fase ai soggetti over 80, quindi che hanno superato gli 80 anni di età, agli ospiti delle strutture residenziali, agli operatori sanitari e alle persone con elevata fragilità. "Fondamentale però capire quale sarà la compliance ossia l'accettazione alla vaccinazione per poter modulare e rimodulare mano a mano la campagna".
"Le 14mila dosi iniziali non basteranno perchè gli ospiti delle Rsa in Liguria sono circa 19mila a cui bisogna aggiungere il personale che li assiste - sottolinea Ansaldi - ma vedremo quale sarà l'accettazione della vaccinazione che verrà proposta per questo c'è un'attenta attività di sorveglianza sia di Alisa sia da parte di tutto il sistema per ottimizzare, come abbiamo sempre fatto, la disponibilità delle dosi vaccinali, andare a coprire più precocemente possibile quei soggetti più fragili, sarà un feedback continuo perché non sappiamo quale sarà la copertura e la compliance del tasso di copertura nelle diverse categorie".
"Ci aspettiamo una accettazione vaccinale più alta del 50-60% degli ospiti nelle Rsa, mentre ce lo aspettiamo più bassa per quanto riguarda gli operatori sanitari, ci sarà un monitoraggio giornaliero per vedere quale è la copertura e ottimizzare in tempo reale le categorie da proteggere, non vogliamo perdere tempo e vogliamo proteggere il più velocemente possibile la popolazione ad aumentato rischio".
Secondo Ansaldi "come è successo già negli anni precedenti la nostra regione, sia per motivi demografici, sia per ragioni turistici ha un'ondata autunnale precoce di Covid però vorrei assolutamente sottolineare che siamo lontanissimi dalla pressione sul sistema ospedaliero che abbiamo osservato negli altri anni. Oggi entrano nei nostri ospedali una decina di pazienti positivi, ma solo 1 su 10 ha la patologia Covid e questa è una proporzione con una percentuale più bassa rispetto sia assolutamente a quanto abbiamo osservato nel 20 e nel 21, ma è anche più bassa rispetto a quanto abbiamo osservato nel 22. Il concetto che deve essere chiaro è che per tutti i soggetti fragili, immunocompromessi, con patologie croniche, la vaccinazione è fortemente raccomandata perché è vero che l'impatto è sicuramente migliore che in precedenza, ma dobbiamo proteggere i soggetti più deboli e più fragili".
Per quanto riguarda la campagna vaccinale antinfluenzale Ansaldi conferma al momento la partenza per il 16 ottobre.
IL COMMENTO
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