E' la Giornata mondiale del sonno: si celebra ormai in 90 nazioni, Italia inclusa, dal 2007, voluta dalla World Association of Sleep Medicine e quest'anno lo slogan che la accompagna è "Qualità del sonno, mente sana, mondo felice".
Purtroppo gli ultimi due anni hanno colpito particolarmente anche la qualità del sonno degli italiani, lo racconta a Primocanale Dario Arnaldi, neurologo e ricercatore del dipartimento genovese di neuroscienze del Policlinico: "Il sonno è una funzione assolutamente vitale per il nostro organismo al pari del mangiare, bere e respirare e in questi tempi effettivamente ci sta dando un po' di preoccupazioni. Il sonno è stato alterato pesantemente da questa situazione di pandemia: nel primo lockdown soprattutto con la completa destrutturazione dei ritmi della vita quotidiana, e poi anche nelle fase successive con le preoccupazioni ei disturbi della sfera ansiosa depressiva e del tono dell'umore è aumentata l'insonnia".
Come mantenere una buona qualità del sonno e riposare correttamente? Per il neurologo, "Se c'è un disturbo modesto, ovvero una alterata qualità del sonno, le cose che si possono fare sono molto banali, ovvero cambiare i nostri comportamenti. Avere orari molto regolari, cercare di andare a dormire sempre alla stessa ora ed evitare comportamenti "attivanti", eliminare gli schermi luminosi di qualsiasi tipo almeno una ora e mezza prima dell'addormentamento e poi evitare cibi attivanti la sera, non solo il caffè ma anche i dolci: un cubetto di cioccolato la sera è al pari di una tazzina di caffè".
IL COMMENTO
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