Si avvicina il 30 aprile con la fine di alcune restrizioni in Italia per il covid 19 ma non possiamo pensare che il virus sia finito. Vaccino e comportamenti responsabili ci aiuteranno a superare questo periodo: lo ha detto a Primocanale il professor Giancarlo Icardi, Direttore Dipartimento Igiene dell'Università di Genova.
"La variante Omicron ha spiazzato le previsioni: si pensava che ad aprile ci potesse essere la svolta andando verso lo zero relativo e invece il plateau è stato raggiunto dopo un picco di nuovi casi avvenuto soprattutto dei mesi di gennaio e febbraio. Ci aspettavamo il decremento che in effetti c'è stato, però il virus continua a circolare in funzione proprio della variante Omicron", ha spiegato Icardi.
I numeri oggi sono stabili: "A fronte di un migliaio di casi di covid rilevati ogni giorno, è pressoché stabile il numero dei ricoverati sia nei reparti a media intensità sia nelle terapie intensiva", dichiara Icardi. Questo significa che "il vaccino sta continuando a funzionare nel controllare il contagio e la malattia covid 19 e questo è il valore positivo del momento".
Anche con l'arrivo del 30 aprile, quando cambieranno le regole per le mascherine (decisione attesa nei prossimi giorni) che come ha dichiarato anche il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, "Continueremo a tenerle sui mezzi di trasporto, in determinate situazioni e in certi uffici", è bene ricordare che il virus non è finito.
Lo ricorda il professor Icardi: "Non possiamo pensare che finisca la circolazione del virus. La consapevolezza della popolazione ci aiuterà nel continuare ad adottare la mascherina nei mezzi pubblici e in quei luoghi dove si può creare assembramento al chiuso proprio per poter tenere sotto controllo questa infezione".
IL COMMENTO
"Breathe": la politica ha il dovere di ricordare i giorni del Covid
Il docufilm sul Covid, una lezione per la giunta che deve rifare la sanità