Il 3, 4 e 5 dicembre torna in tutta Italia "Ogni malato ha la sua buona stella", la vendita benefica di stelle di Natale a favore di Ail, l'Associazione italiana contro le leucemie e i linfomi. Per supportare i pazienti, la loro assistenza e soprattutto la ricerca che proprio a Genova ha fatto grandi passi in avanti.
"Ogni malato ha la sua buona stella" è un'iniziativa storica, ricorda il professor Emanuele Angelucci, direttore struttura complessa ematologia del Policlinico. "AIL è una associazione di supporto affidabile che attraverso le raccolte fondi dà un supporto importante a ricerca e assistenza ai pazienti nel senso pratico e psicologico che in questo periodo di pandemia è una cosa ancor più importante".
"La primavera del 2020 è stata dura e difficile perché tutti eravamo impreparati e ci sono stati danni collaterali da covid come il ritardo delle diagnosi e mancato flusso dei pazienti. All'aspetto ematologico e oncologico non sono state sottratte risorse ma è chiaro che l'aspetto clinico e organizzativo è più difficile e pian pianino abbiamo imparato a gestirlo. Abbiamo stabilito protocolli cercando di minimizzare il rischio di infezione da covid dei nostri pazienti mantenendo l'efficienza nei nostri reparti", spiega il professor Angelucci.
Tante le novità positive per i pazienti ematologici, sia dal punto di vista dell'assistenza domiciliare sia da quello della ricerca. Lo spiega Angelucci: "Tra le novità c'è un programma di domiciliarizzazione precoce dei pazienti trapiantati che possono fare una parte del loro percorso che normalmente fanno in ospedale al domicilio con assistenza. Si chiama progetto TOD ed è stato sviluppato da Ail con il nostro ospedale, si avvierà nei prossimi giorni: migliora la qualità della vita dei pazienti. Un altro aspetto assistenziale importante sono la logistica, le case alloggio, la possibilità per i parenti di restare vicino ai pazienti durante i lunghi periodi di ricovero. La ricerca va avanti, ci sono sempre nuove prospettive. Abbiamo fatto un anno di applicazioni di nuove terapie con cellule CAR-T che sono cellule del paziente ingegnerizzate per combattere il tumore, è un grande onore mettere a disposizione questa tecnica per la popolazione ligure".
IL COMMENTO
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