Raggiunta e poi superata negli ultimi giorni la soglia delle terapie intensive che indicherebbe la via - insieme ad altri parametri - per il passaggio della Liguria in zona gialla, continuano a salire gli ospedalizzati che sono soprattutto o non vaccinati, o malati oncologici o ancora vaccinati che si trovano in ospedale per altre patologie e che scoprono la positività con il tampone in ingresso.
"C'è sicuramente un aumento importante della circolazione del virus che porta a un aumento di pressione sugli ospedali. Alcuni hanno aumentato il numero di posti disponibili per covid, hanno riaperto reparti o li hanno riconvertiti soprattutto nella media intensità", spiega Angelo Gratarola, responsabile DIAR Emergenza Urgenza di Regione Liguria.
"Sono aumentate le terapie intensive e si è superata la soglia che è di 23, domenica eravamo a 27, però sappiamo che essendo numeri piccoli variano anche molto facilmente. Siamo a cavallo tra zona bianca e zona gialla, i tre parametri (incidenza, occupazione letti in area medica e in terapia intensiva, ndr) sono in parte superati e vedremo quando il ministero farà l'osservazione - di solito tra martedì e mercoledì - se saremo in zona bianca o gialla come gran parte del Paese".
Tre le tipologie di malati oggi in ospedale, come spiega Gratarola: "La prima, l'80 per cento, riguarda soprattutto le forme più gravi in intensiva ed è composta da malati mai vaccinati, nemmeno con una dose. La seconda categoria sono gli oncologici ematologici immunodepressi, infine abbiamo una serie di pazienti positivi ma senza sintomi che noi scopriamo solo perché facciamo tamponi in ingresso al Pronto soccorso. Questi ultimi sono pazienti che sarebbero ricoverati già per altre ragioni - scompensi cardiaci, infarti, traumi - e che in realtà andrebbero scorporati dai numeri covid".
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci