GENOVA - Dalla telemedicina, alle prenotazioni online, dall'ospedale digitale, ai servizi online al cittadino: sono 18 i progetti digitali che cambieranno il futuro della sanità in Liguria. Sono stati presentati durante il secondo evento “Verso la Strategia Digitale” che al campus degli Erzelli a Genova ha fatto registrare il tutto esaurito con 500 persone in platea e quasi 1000 in streaming.
"Nella sanità del futuro devono spostarsi sempre di più i dati e meno le persone - così Angelo Gratarola, assessore regionale alla sanità, che prima della nomina ha fatto parte dei comitati per lo sviluppo della strategia digitale della Liguria - ricordo le nottate passate al fianco di Enrico Castanini, stanchi ma non vinti, a presentare proposte che lui annotava e discuteva col suo staff. Da quelle serate sono nati gli strumenti di cui parliamo oggi che promuovono il collegamento fra gli ospedali e il territorio".
Fondamentale la capacità di progettare e di utilizzare la tecnologia che abbiamo anche sul territorio ligure. "Gli ospedali non sono nati per affrontare le fluttuazioni delle malattie croniche, ma piuttosto per curare le malattie acute - ha sottolineato Gratarola - le malattie croniche vanno affrontate sul territorio grazie alla tecnologia, che permetterà al medico, ad esempio, di leggere i dati di un esame clinico per poi decidere se rivedere in presenza quel paziente. Nella medicina del futuro vorrei vedere un paziente prendersi cura della propria salute comodamente seduto sul divano di casa sua".
"Questi eventi – ha detto il commissario per l’innovazione digitale della Liguria Enrico Castanini – sono nati per illustrare pubblicamente i 50 progetti (su 71 interventi) della strategia digitale, ma soprattutto per sottolinearne la coralità, o il ‘co-design’ per dirlo in modo contemporaneo. Sono infatti 49 gli stakeholder che hanno attivamente costruito la strategia e che, a loro volta, hanno coinvolto altri 14 enti e associazioni. I progetti sono nati proprio da questa attività congiunta, fatto a partire dall’ascolto delle esigenze del territorio e, al tempo stesso, restando nei perimetri offerti oggi dalle normative e soprattutto dalle possibilità di finanziamento dei fondi del PNRR e non solo".
IL COMMENTO
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