GENOVA -Il direttore della della Croce Verde di Quarto dei Mille Stefano Degl'Innocenti racconta che la loro ambulanza è bloccata in ostaggio lì dalla sera prima, "da tredici ore, perchè non ci restiuiscono la barella con cui abbiamo trasportato il paziente".
Pochi minuti dopo lo scoccare del mezzogiorno dell'Immacolata l'ospedale Galliera alza bandiera bianca, con un assedio delle pubbliche assistenze al pronto soccorso che ormai quasi non fa più notizia: lì i volontari che trasortano i pazienti sono costretti a rimanere ore e ore in attesa perchè nel nosocomio non ci sono lettighe a sufficinenza in cui ricoverare i pazienti.
Disagi per i malati, per i volontari, disservizi e pure uno spreco di denaro, come spiega Degl'Innocenti: "Il nostro infinito servizio che sarebbe potuto costare alla sanità pubblica 50 euro invece ne costerà credo 450, mi chiedo quante lettighe si potrebbero comprare con questo denaro sprecato".
Non solo: le lettighe delle ambulanze nate per i soccorsi sono molto più scomode di quelle degli ospedali, oltrettutto noi dobbiamo tenerle a terra per evitare cadute dei pazienti visto che non è possibile garantire un'assistenza adeguata.
Degl'Innocenti poi rimarca il grande afflusso di pazienti negli ospedali, anche a causa dei "tanti casi di un'influenza brutta con febbre alta oltre 39 gradi e problemi neurologici".
Un altro milite costretto a sostare a lungo al Galliera è un volontario della Croce Rossa di Genova arrivato lì dopo le otto del mattino e a mezzogiorno ancora davanti al pronto soccorso: "Purtroppo questi disserzi prima della feste capitano in tutti gli ospedali".
Stefano Pluchino, altro milite in attesa, racconta scoraggiato che la loro ambulanza è costretta ad attendere davanti all'ospedale "dalle tre e mezzo della notte...".
Il timore è che nel lungo fine settimana di festa la corsa verso i pronto soccorso possa creare disagi ancora più pesanti per la difficoltà per gli eventuali "ponti" dei medici di base e le carenze di sanitari nelle Residenze per gli anziani.
IL COMMENTO
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