Sanità

Un mese fa aveva rifiutato l'incarico di direttore generale del san Martino
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di Tiziana Oberti

GENOVA - Giuseppe Profiti si è dimesso da coordinatore della struttura di missione per il sistema sanitario e sociosanitario ligure. 

Delle sue possibili dimissioni si parla dallo scorso 30 gennaio quando aveva rinunciato al ruolo di direttore generale del Policlinico San Martino di Genova. (LEGGI QUI) Ufficialmente Profiti aveva rinunciato a succedere a Salvatore Giuffrida, morto improvvisamente il 17 gennaio, perchè il ruolo di direttore generale del San Martino è esclusivo, avrebbe quindi dovuto lasciare tutti gli altri incarichi che ricopre, come quello di commissario in Calabria per la sanità con la guida di Azienda Zero, ma anche quello di professore universitario all'Università di Genova oltre a diverse consulenze in giro per l'Italia.

Non è ancora chiaro se quello che è stato definito da molti il supermanager della sanità abbia deciso di rimanere come consulente per l'operazione dell'ospedale degli Erzelli.

Al momento non si sa quale sarà il suo nuovo incarico, se deciderà di tornare a tempo pieno nella sua Calabria, al momento l'ipotesi che sembra più probabile.

“Voglio ringraziare il professor Giuseppe Profiti per l’impegno e il lavoro svolti dalla primavera del 2021 a oggi quale coordinatore della struttura di missione, che ha svolto un ruolo fondamentale di supporto agli interventi del nostro sistema sanitario, in relazione in particolare alla necessità di superare il guado della pandemia ma anche all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, in merito alle dimissioni presentate dal Professor Giuseppe Profiti, dal 29 maggio 2021 ad oggi coordinatore della struttura di missione per il sistema sanitario e sociosanitario ligure.


Nella lettera inviata al presidente della Regione, Profiti gli manifesta il proprio “debito di riconoscenza” ed esprime “piena soddisfazione professionale e personale” evidenziando che “considero esaurito il mio ruolo come coordinatore. Una soddisfazione – aggiunge – che è frutto di quanto realizzato con la programmazione degli interventi della missione 6 del PNRR nonché delle molteplici occasioni di discussione e confronto avute con te e con i membri della STEM che mi hanno fornito costantemente occasioni e motivi di riflessione e crescita culturale”.