Sanità

Il Centro apre con un gruppo di operatori specializzati nei Disturbi dello Spettro dell’Autismo: due medici specialisti in neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, una psicologa specialista, due logopediste e neuropsicomotriciste e due educatori
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di Au. B.

CASTELNUOVO MAGRA - È stato inaugurato oggi il centro ambulatoriale e riabilitativo per l'autismo in via della Pace, a Castelnuovo Magra.

Il Centro apre con un gruppo di operatori specializzati nei Disturbi dello Spettro dell’Autismo: due medici specialisti in neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, una psicologa specialista con Master universitario al metodo ABA, due logopediste, due neuropsicomotriciste, due educatori professionali.

Inoltre, ospiterà anche gli operatori della Cooperativa “I ragazzi della Luna” (Angsa), nell’ottica di un progetto di integrazione pubblico-privato, che è un grosso passo in avanti, nella provincia spezzina, per il trattamento dei minori affetti da Disturbo dello Spettro.

“L’inaugurazione di questo Centro per l’autismo è per ASL5 la realizzazione di un sogno", ha detto Paolo Cavagnaro, Direttore Generale di ASL5. "Da quando abbiamo cominciato ad immaginarlo fino ad oggi il percorso non è stato affatto semplice poiché ha dovuto sfidare due anni di pandemia a cui si sono sommate le fisiologiche difficoltà che si presentano tutte le volte in cui si ristruttura un edificio e si vuole creare un’equipe specializzata e accreditata per rispondere alle esigenze di un Centro di questo tipo".

“Si tratta di una nuova realtà assistenziale calata in questo territorio", ha aggiunto l'assessore alla sanità Angelo Gratarola. "Ha avuto un percorso complesso, complice anche il Covid, ma la determinazione delle famiglie e dei loro rappresentanti, del Comune, di Asl5 e della Regione, già nel periodo dell’assessore Sonia Viale, ha portato alla sua nascita. I disturbi dello spettro autistico vanno da forme lievi, nelle quali si annovera anche la sindrome di Asperger o ad alto funzionamento, a forme estremamente complesse e gravi che hanno una genesi ancora poco definita, genetica, ambientale e sociale per le quali, pur non disponendo di cure specifiche, è necessaria una presa in carico completa che permetta a chi ne è affetto, attraverso la riabilitazione, di recuperare capacità relazionali e gradi di autonomia volti all’inserimento nella società e fino ad arrivare a forme di lavoro ancorché protetto".

“Questo Centro rappresenta il livello di integrazione tra sanità e sociale a cui ambire", ha continuato Giacomo Raul Giampedrone, l'assessore Regionale Politiche socio sanitarie e Terzo Settore. "La forte specializzazione degli operatori sanitari, sociosanitari e socioeducativi, consente di costruire progetti individualizzati che tengano conto delle esigenze dei bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico a 360 gradi. Regione Liguria ha avviato, proprio in questi giorni, il tavolo di coprogettazione tra i soggetti del Terzo Settore che hanno partecipato al bando per la realizzazione di interventi ed iniziative socio-educative, supporto all’autonomia abitativa e promozione del benessere e della qualità della vita. Le risorse assegnate al territorio di Asl5 ammontano a oltre 300 mila euro”.

TUTTE LE ATTIVITÀ DEL CENTRO

Il Centro predisporrà interventi differenziati a seconda della fascia di età dei minori, anche in base agli indirizzi regionali (L. 197): dalla prescolare, 0/6 anni alla Scuola Primaria 7/11 anni, fino alla Scuola Secondaria di primo grado 12/13 anni e, infine, quella dell’adolescenza corrispondente alla Scuola Secondaria di Secondo Grado, dai 14 ai 17 anni circa.

Per ogni tipo di intervento, singolo o in piccoli gruppi, è prevista la stesura di un progetto terapeutico personalizzato e condiviso con la famiglia e con la scuola.

Al Centro si terranno incontri cadenzati con i genitori dei minori, con funzione di informazione alle problematiche dei figli e di supporto. Analogamente, sono previsti incontri anche con gli insegnanti, volti alla formazione, alla migliore stesura del progetto sul bambino ed alla risoluzione di possibili difficoltà che si dovessero presentare nel tempo.

Nella fascia dei piccoli verrà privilegiato il trattamento frontale, mentre è previsto per tutti un intervento volto a facilitare l’ingresso alla Scuola Primaria (Progetto Astuccio). Per la Scuola Elementare, laddove possibile, si cercherà di privilegiare il trattamento in piccolo gruppo, con l’intento di intervenire precocemente sulla capacità di relazionarsi socialmente (tipicamente compromessa nell’ASD).

Infine, avvicinandosi all’adolescenza, verranno implementate dapprima le autonomie personali, domestiche e sociali, mentre di seguito si potenzieranno quelle competenze, attitudini ed interessi presentati dal minore, che domani potrebbero diventare un lavoro, fosse anche protetto.

All’interno del percorso verranno svolte anche attività socializzanti come prendere un bus o andare al supermercato a fare la spesa, o ancora, l’uso del denaro, mentre altre avranno valenza ludico-ricreativa e socializzante, in particolare nel periodo estivo (piscina, spiaggia, giornate sulle barche, ecc.).

In questa prima fase iniziale e tenendo conto del periodo estivo, si procederà con cautela, partendo dai minori di 0-6 anni, per i quali l’intervento ha maggiore importanza. A tal fine, sono stati individuati 45 bambini, che rappresentano l’inizio di questa nuova e, ASL5 si augura, bellissima ed innovativa esperienza: per i bambini, per le loro famiglie e per gli operatori.

 

 

 

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