Un caldo che non scende, ancora un bollino rosso per i prossimi giorni su Genova e temperature anche notturne sempre più alte. E proprio per questo anche le persone che non soffrono di problemi di salute e non sono particolarmente fragili rischiano se non seguono le basiche regole di tutela della propria salute. Anche perché gli accessi ai pronto soccorso della Liguria sono saliti in particolare nel pomeriggio di ieri, nella fascia oraria che va dalle ore 16 al dopocena.
"Abbiamo registrato un incremento del ricorso al pronto soccorso tra le 4 del pomeriggio e le 9, non un assalto ma un incremento notevole tanto che anche stamattina anche se la situazione apparentemente è normale i vari pronto soccorso sono stati impegnati tutta la notte a dare risposte alle persone che si sono presentate nel pomeriggio tardo di ieri", spiega a Primocanale Ernesto Palummeri, coordinatore del centro di riferimento ligure Alisa per le ondate di calore.
"L'ondata è iniziata da 3-4 giorni, è una ondata diversa dalle altre, per esempio da quella di luglio, perché è caratterizzata non da una altissima umidità ma da temperature misurate elevate. Siamo arrivati ieri ai 38 gradi con temperature percepite molto elevate. Una situazione che se dovesse continuare mette a rischio non solo i fragili ma in genere tutta la popolazione, quindi è obbligatorio rispettare alcune norme".
"Vedere persone che in corso Italia fanno jogging alle 2 del pomeriggio è rischioso per chi lo pratica, l'attività fisica fa bene ma in questo momento nelle ore centrali bisogna evitare di fare sforzi fisici perché mettono a rischio la nostra salute", continua Palummeri. "Le ore dell'alba sarebbero le migliori perché la sera rinfresca ma abbastanza avanti. Le giornate sono lunghe, alle 10 c'è ancora il rimasuglio del caldo della giornata".
IL COMMENTO
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