Sanità

Liguria regione italiana con più dosi di vaccino
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di Tiziana Oberti

GENOVA - Sottoporre a tamponi anti-dengue chi arriva all'aeroporto di Roma Fiumicino è una stupidaggine, mi sembra di tornare indietro di 4 anni all'inizio della pandemia quando si facevano i tamponi anti Covid per chi arrivava dalla Cina con un volo diretto dimenticando che la maggior parte lo faceva con triangolazioni ossia scali come oggi accade dal Sud America". Così il professor Matteo Bassetti, direttore del dipartimento interaziendale delle malattie infettive della Liguria, a Primocanale interviene sull'emergenza Dengue in Sud America e sull'ipotesi di test rapidi che dovrebbero essere svolti sui viaggiatori in arrivo da zone a rischio.

La situazione in Sud America peggiora e paesi come Perù, Argentina, Guatemala e Brasile hanno decretato lo stato d'allerta o di emergenza per epidemie di questa malattia tra febbraio e marzo 2024. In Europa cresce la preoccupazione e l'Italia ha deciso un rafforzamento dei controlli con una nuova circolare del ministero della Salute con chiarimenti riguardo alla vigilanza degli aeromobili, delle imbarcazioni e delle merci. L'obiettivo è "impedire che il vettore" della Dengue, la zanzara Aedes aegypti, "venga introdotto in Italia".

"In Italia non c'è nessuna emergenza, non va fatto allarmismo - spiega Bassetti - quello che dobbiamo fare è sensibilizzazione". In Italia nel 2024 sono già stati confermati a oggi 48 casi di Dengue, tutti importati. Una situazione che per ora "non è allarmante" secondo il ministro della Salute Orazio Schillaci che ha risposto in Senato lo scorso 22 febbraio a una interrogazione sul tema.

Sul fronte vaccinazione l'infettivologo ci tiene a sottolineare come la Liguria anche in questo caso detti l'agenda: "Con 1150 dosi siamo la regione italiana con il maggior numero di vaccini acquistati ma è importante dire che non serve una vaccinazione di massa e neanche mi sento di consigliare il vaccino a chi va in Sud America per esempio per una breve vacanza, si deve vaccinare chi passa in quei paesi un lungo periodo oppure chi ha già avuto la dengue".

"I sintomi - conclude Bassetti - sono febbre nell'arco di 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, con temperature anche molto elevate, mal di testa, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall'insorgenza della febbre".

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