Sanità

Da fine 2023 sono 54 i casi in Liguria. Otto i decessi
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di Eva Perasso

Lo streptococco pyogenes, ribattezzato nella sua forma più acuta "mangiacarne", colpisce non solo in Giappone, ma in tutto il mondo Italia inclusa. Molti casi infatti sono stati segnalati anche nella nostra regione, alcuni gravi, non ultimo il decesso di qualche giorno fa al San Martino. Non bisogna creare allarmismi, commenta a Primocanale il professor Matteo Bassetti, ma essere pronti a trattare il prima possibile ogni caso in arrivo in ospedale.

"Negli ultimi anni i giornalisti si sono innamorati al chiamare le malattie come vogliono loro: prima l'ameba mangia cervelli, poi la variante kraken del covid, ora lo streptococco mangiacarne. Ma occorre far chiarezza: lo streptococco pyogenes che causa il mal di gola nei bambini e causa la scarlattina è sempre presente. Abbiamo presentato in regione i dati liguri: tra il 2023 e i primi mesi del 2024 ci sono stati in Liguria 54 infezioni con 8 decessi e 4 casi della sindrome dello shock tossico (la cosiddetta mangiacarne) di cui uno molto recente del san Martino, purtroppo su 4 casi ci sono stati 3 decessi", spiega il professor Bassetti.

"E' una patologia molto grave che abbiamo sempre avuto, non la ha solo il Giappone, il germe è sempre esistito, bisogna cercare di non fare allarmismi e sensibilizzare le strutture ospedaliere di modo che quando arrivano questi casi ci sia un percorso multidisciplinare per intercettarli. Prima arrivi a gestire il caso e meglio è per il paziente", continua Bassetti.

"Questo streptococco non deve fare paura ma mettere tutti noi - soprattutto del mondo medico - in allerta sul fatto che possano arrivare casi e stare pronti ad affrontarlo in modo più veloce possibile", conclude Bassetti.

 

 

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