Sanità

Come nell’edizione 2022 anche quest’anno il premio si è sdoppiato consentendo di premiare anche il Team di Bioinformatica e Intelligenza Artificiale dell’Istituto Gaslini, guidato da Paolo Uva e Davide Cangelosi
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di Au. B.

GENOVA - È stato consegnato oggi l’8° Premio Internazionale “Maria Vilma e Bianca Querci” al dottor Andrea Moscatelli, responsabile della UOC Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica e direttore del Dipartimento di Emergenza e Accettazione dell’IRCCS Giannina Gaslini.

Come nell’edizione 2022 anche quest’anno il premio si è sdoppiato consentendo di premiare anche il Team di Bioinformatica e Intelligenza Artificiale dell’Istituto Gaslini, guidato da Paolo Uva e Davide Cangelosi.

“Il premio consegnato oggi alla presenza delle principali autorità cittadine, vuole essere non solo testimonianza del lavoro meritorio di chi viene premiato, ma sprone per chi persegue la ricerca ad impegnarsi vieppiù in questo delicato e importantissimo settore. Non da ultimo, dare giusta visibilità all’attività della Fondazione, si spera possa generare una sana emulazione da parte di altre realtà filantropiche nell’impegnarsi nel settore della diagnosi e cura delle malattie del bambino” spiega l’avvocato Francesco Illuzzi, consigliere della Fondazione Querci.

Per l’edizione 2024 la Fondazione Querci ha riconosciuto, con la consegna di un premio pari a 70.000 euro (15% al medico, e 85% allo sviluppo del reparto Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica), gli straordinari risultati clinici, scientifici e organizzativi del dottor Andrea Moscatelli, direttore del Dipartimento di Emergenza e Accettazione dell’Istituto Giannina Gaslini, nella gestione delle emergenze, per l’efficiente coordinamento del dipartimento e della Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica dell’Istituto. In particolare la fondazione ha voluto sottolineare il contributo determinante del dottor Moscatelli nella gestione delle gravi insufficienze d'organo nei pazienti pediatrici e neonatali, grazie all'uso di tecniche innovative come ECMO e CKRT. Sotto la sua guida, sono stati inoltre sviluppati protocolli avanzati di neuromonitoraggio e neurorianimazione, migliorando l'outcome neurologico dei piccoli pazienti.

Negli ultimi dieci anni ha trasformato la Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica in un punto di riferimento internazionale, accogliendo oltre 700 pazienti critici ogni anno. Tra le attività degne di nota si è dedicato all’organizzazione del Trauma Center dell’Istituto e ha coordinato l'assistenza durante la pandemia da COVID-19. Il servizio di trasporto pediatrico per pazienti complessi da lui avviato in collaborazione con 118 e DIAR (Dipartimento Interaziendale Regionale) delle Emergenze della Regione Liguria, ha rafforzato il ruolo del Gaslini come centro di eccellenza a livello regionale, nazionale e internazionale, anche per il trasporto in circolazione extracorporea.

Il suo impegno si estende infine anche a missioni umanitarie per evacuare bambini da zone di guerra, com’è avvenuto in occasione della guerra in Ucraina e a Gaza, rendendolo per le sue doti umane e professionali un modello per i giovani medici e un riferimento per le famiglie.

Il dottor Andrea Moscatelli si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Genova nel 1999 e ha completato la specializzazione in Anestesia e Rianimazione nel 2003 e in Pediatria nel 2014. La sua formazione si è arricchita con esperienze internazionali presso il Rady Children’s Hospital di San Diego e il Boston Children’s Hospital. Dal 2020 dirige il reparto di Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica del Gaslini, e dal 2022 è a capo del Dipartimento di Emergenza e Accettazione. È autore di oltre 100 pubblicazioni scientifiche e presidente della Società di Anestesia e Rianimazione Neonatale e Pediatrica Italiana (SARNePI).

Il premio al Team di Bioinformatica e Intelligenza Artificiale dell’IRCCS G. Gaslini

Un contributo pari a 60.000 euro è stato inoltre erogato al Team di Bioinformatica e Intelligenza Artificiale del Gaslini, guidato da Paolo Uva e Davide Cangelosi, premiato per il suo ruolo cruciale nello sviluppo di tecnologie biomediche innovative e nella creazione di una piattaforma interdisciplinare a servizio della ricerca e della medicina di precisione. Il team è composto da scienziati e ricercatori che lavorano su progetti di ricerca avanzati, focalizzati sull’utilizzo di tecnologie computazionali per migliorare la diagnosi e la cura di patologie complesse in ambito pediatrico. Il loro lavoro si distingue per l’approccio multidisciplinare e l’innovazione tecnologica, che li ha portati a essere protagonisti di importanti collaborazioni scientifiche a livello nazionale e internazionale.
Il team si focalizza sul trasferimento tecnologico e sull'adozione responsabile di algoritmi di IA nella pratica clinica per la gestione di malattie complesse. Tra i principali progetti in cui il team di Bioinformatica e Intelligenza Artificiale partecipa ricordiamo: HealthBigData, che sviluppa una piattaforma integrata per la raccolta e condivisione dei dati clinici tra IRCCS e fornisce risorse analitiche avanzate; TEF-health, Fit4MedRob e RAISE, focalizzati su IA e robotica in ambito pediatrico, LIFEMap, che analizza dati clinici e genetici di pazienti pediatrici e adulti con patologie complesse per identificare fattori di rischio e promuovere interventi di prevenzione.

Il premio è stato consegnato alla presenza del questore di Genova Silvia Burdese, dell’assessore alla Sanità di Regione Liguria Angelo Gratarola, dell’assessore alle politiche sociali del Comune di Genova Lorenza Rosso, del presidente e del direttore generale dell’Ospedale Gaslini, rispettivamente Edoardo Garrone e Renato Botti, di Ugo Salerno, presidente esecutivo di RINA S.p.A, di Silvia Salis, vice presidente vicario del CONI, di Angelo Ravelli, direttore scientifico dell’Istituto Gaslini, tra i 250 invitati presenti.

La Fondazione Maria Vilma e Bianca Querci e il Premio internazionale giunto alla sua 8° edizione

La Fondazione Querci, nata per volontà dell’armatore Marino Querci nel ricordo della figlia Maria Vilma, scomparsa in giovane età, ha come scopo principale finanziare i reparti di cura e di ricerca dell’ospedale Giannina Gaslini di Genova. La Fondazione, costituita alla morte di Querci, nel 1991, ha ottenuto nel ’94 il riconoscimento governativo e, insieme all’attività principale, dal 1995, con cadenza triennale, attribuisce un premio - denominato Premio Internazionale Maria Vilma e Bianca Querci (rispettivamente figlia e moglie del fondatore) – a quelle personalità che si siano distinte, per l’originalità e la rilevanza del loro contributo, al progresso della ricerca di base o applicata per la prevenzione, diagnosi e cura delle malattie del bambino.

Per l’Istituto Ospedaliero Gaslini è il secondo donatore, dopo Fondazione Gerolamo Gaslini. Per statuto destina i 9/10 del reddito annuale alla creazione e al finanziamento della gestione dei reparti di cura e/o ricerca all’ Istituto Ospedaliero Pediatrico “Giannina Gaslini”; in questo senso, dal 1994, data del suo riconoscimento governativo, ha destinato ad oggi circa 18 milioni di euro.
Dal 1994 ad oggi Fondazione Querci ha finanziato, tra le altre opere, la ristrutturazione e ampliamento del Centro Odontoiatrico, la realizzazione del Centro post trapianto di rene nell'ambito dell'UOC Nefrologia, l’adeguamento delle strutture e la razionalizzazione degli spazi della Farmacia, la realizzazione del nuovo Centro di Fibrosi Cistica nell'ambito dell'UOC Clinica Pediatrica al 2° piano del Pad. 16, la ristrutturazione della storica Aula Magna dell’ospedale. Recentemente Fondazione Querci ha stanziato per il reparto di Neuropsichiatria Infantile del Gaslini 2,5 milioni, e quasi 2 milioni di euro per la realizzazione del Padiglione Zero del “Nuovo Gaslini”.
Il restante 1/10 del reddito annuale della Fondazione Querci viene accantonato ed utilizzato per assegnare periodicamente il Premio Internazionale “Maria Vilma e Bianca Querci”, di cui si celebra oggi l’ottava edizione.

I vincitori delle precedenti edizioni 1995 – 2022

Nelle precedenti edizioni sono stati premiati i professori Antonio Cao, Università di Cagliari, per le sue ricerche sulla talassemia (1995), Jean-Marie Saudubray, Ospedale Necker Enfants Malades, Parigi, per i suoi studi sulle malattie genetiche del metabolismo (1998). Nel 2001 il premio è andato a Robin Winter, Institute of Childs Health di Londra, per i suoi studi sulla sindrome dismorfologica ed a Charles R. Scriver, McGill University Children’s Hospital Research Institute di Montreal, per i suoi studi sulle modificazioni genetiche dell’uomo. L’edizione 2004 a Luigi Notarangelo, Clinica Pediatrica dell’Università degli Studi di Brescia, per i suoi studi sulle immunodeficienze primitive. Nel 2007 a Salvatore Auricchio, Pediatra presso l’Università Federico II di Napoli, per i suoi studi sulla celiachia. Nel 2013 il premio è stato attribuito alla Direzione Scientifica dell’Istituto Scientifico Pediatrico “Giannina Gaslini” nella persona di Lorenzo Moretta, ordinario di Patologia Generale e di Fisiopatologia presso l’Università di Genova. Nel 2022, in occasione della settima edizione, il premio è stato attribuito alla dottoressa Isabella Ceccherini dell’Istituto Giannina Gaslini per le capacità di coordinamento e ricerca nel campo della genetica e genomica. Insieme a lei è stata inoltre riconosciuta l’Unità di Neuropsichiatria Infantile del Gaslini, diretta dal professor Lino Nobili, per l’impegno e l’efficacia nell’affrontare l’emergenza psichiatrica negli adolescenti.