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Un ponte di solidarietà tra Genova e il Senegal: nasce il progetto Tambacounda, promosso dall’Università di Genova in collaborazione con l’Associazione Medici in Africa Onlus, l’Ordine dei Medici di Genova e con il sostegno della Fondazione Carige. L’obiettivo principale è la creazione di un centro sanitario a Tambacounda, una delle regioni più povere del Senegal, per offrire cure mediche, formare e rendere autonomo il personale locale. L'iniziativa, presentata ufficialmente il 21 febbraio 2025, ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti istituzionali, tra cui il Prof. Federico Delfino, Rettore dell’Università di Genova, il Prof. Alessandro Bonsignore, Presidente dell’Ordine dei Medici di Genova, il Prof. Edoardo Berti Riboli, Presidente di Medici in Africa Onlus, e il Prof. Lorenzo Cuocolo, Presidente della Fondazione Carige.
Questa nuova missione si inserisce nella tradizione di solidarietà dell'ateneo ligure, già impegnato in progetti sanitari in diverse nazioni africane come Tanzania, Angola, Mozambico ed Etiopia.
Una risposta all’emergenza sanitaria della regione Tambacounda
Situata a circa 500 chilometri dalla capitale Dakar, Tambacounda è una regione ricca di risorse naturali ma segnata da gravi disuguaglianze sociali. L’espansione demografica, alimentata dallo sviluppo dell’industria mineraria, ha aggravato le criticità di un sistema sanitario già fragile. "Siamo di fronte a un’emergenza silenziosa che richiede interventi concreti", ha dichiarato il Prof. Alessandro Bonsignore a margine della presentazione del progetto. "La nostra presenza non è simbolica, ma rappresenta un’azione tangibile per migliorare le condizioni di vita della popolazione locale".
La situazione è resa ancora più complessa dalla presenza di un solo ospedale operativo e da un numero insufficiente di medici per far fronte alle necessità di oltre un milione di abitanti. Per questo, la Diocesi cattolica di Tambacounda ha chiesto il supporto dell’associazione Medici in Africa, che ha trovato nell’Università di Genova un alleato fondamentale. "Non ci limitiamo a fornire assistenza sanitaria. Il nostro obiettivo è trasmettere competenze, costruendo un sistema in grado di affrontare le sfide future in maniera autonoma". Così il Prof. Edoardo Berti Riboli, Presidente di Medici in Africa Onlus, recentemente tornato da una missione in Tambacounda.
Rafforzare il sistema sanitario locale: l’obiettivo del progetto
Il progetto punta a rafforzare la capacità del sistema sanitario locale attraverso un programma strutturato di formazione e assistenza continuativa. Ogni mese, due medici volontari verranno inviati a Tambacounda per offrire non solo cure mediche immediate, ma anche attività di formazione per il personale infermieristico e sanitario locale. L’obiettivo è trasferire competenze pratiche e gestionali per creare un sistema sanitario più autonomo e sostenibile nel lungo periodo.
Medici in Africa Onlus: 25 anni di impegno per la salute globale
Fondata ufficialmente nel 2007, l’Associazione Medici in Africa Onlus è attiva dal 2001 grazie all’iniziativa di docenti e chirurghi del Dipartimento di Discipline Chirurgiche dell’Università di Genova. In 25 anni di attività, l’associazione ha svolto missioni sanitarie in diversi continenti, tra cui Africa, Asia e America Latina. Il progetto Tambacounda rappresenta una nuova tappa di questo impegno, con un’attenzione particolare alla formazione pratica del personale sanitario locale e all’assistenza medica diretta in contesti ad alto rischio sanitario.
Un esempio di cooperazione internazionale efficace
Anche grazie al supporto della Fondazione Carige, che sosterrà gli spostamenti dei medici volontari italiani con un contributo di circa 13.000 euro, il progetto Tambacounda si propone come un esempio concreto di solidarietà internazionale. L’iniziativa dimostra come la cooperazione tra università, associazioni e istituzioni possa portare a risultati concreti e duraturi, garantendo un futuro migliore alla popolazione senegalese.
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