
Il Movimento Cinque Stelle porta avanti la propria battaglia contro la gestione della sanità e della sicurezza, a livello nazionale e locale, attaccando su più fronti il centrodestra, romano e ligure. L'evento organizzato dai pentastellati ha messo al centro i problemi quotidiani nei pronto soccorso, grazie a veri e propri sopralluoghi del consigliere regionale Stefano Giordano. La denuncia è di uno stato vero e proprio di burn-out del personale sanitario, "costretto a turni massacranti". Il Mov5s rilancia quindi, in tema di guerra: ma anziché sprecare risorse ingenti in armamenti, non sarebbe più opportuno destinarli alla sanità?. All’evento organizzato dal M5s Liguria era presente anche il senatore Luca Pirondini, che a sua volta ha denunciato una gestione sanitaria totalmente fallimentare.
J'accuse del Movimento Cinque Stelle
"Basta avere la sfortuna di dover andare in un pronto soccorso per capire la situazione attuale e rendersi conto di come il centrodestra abbia fallito sia dal punto di vista dei conti, sia da quello dell'organizzazione – ha infatti commentato Luca Pirondini -. Una situazione drammatica più volte segnalata anche dagli operatori sanitari: nessuno tra quelli incontrati in questi mesi ci ha parlato di un miglioramento rispetto alla pessima gestione passata. Siamo purtroppo in perfetta continuità con la stagione totiana e i nodi sono da tempo al pettine". La condizione in cui versa la sanità, soprattutto quella emergenziale, è il frutto di un mancato investimento verso le figure professionali che operano nei pronto soccorso, ed è un problema che attanaglia la sanità italiana, anche quella ligure. "Ringrazio i comitati, le sigle sindacali e le minoranze consiliari di Comune e Regione per aver accolto favorevolmente l’invito di oggi e di essere intervenuti alla conferenza stampa. Peccato non aver potuto dare la parola anche ai direttori sanitari e ai primari dei pronto Soccorso, ai quali l’invito era stato esteso fin dalle prime ore - incalza Stefano Giordano -. Noi intanto andiamo avanti e come M5S Liguria continueremo a verificare lo stato dell’arte della sicurezza nelle medicine d’urgenza e il rispetto dei requisiti previsti dal decreto legislativo 81/08. La sicurezza deve essere sempre garantita a 360 gradi: basta correre ai ripari a tragedie avvenute e smettiamo di comunicare che è tutto gestito ordinariamente e non crea preoccupazione". Il consigliere regionale del Mov5s ha poi aggiunto: "Le prime denunce alle autorità competenti stanno dando i loro frutti, ora, e finalmente, alcune aree dei ps sono state messe a norma. Penso ad esempio alla camera calda del Galliera. Bene, ma non basta. Infatti, Galliera, San Martino e Villa Scassi sono sotto la lente della Procura che ha accolto le segnalazioni che abbiamo inviato alle autorità competenti sulle inadempienze rispetto al Dl 81/08. Siamo fiduciosi nella giustizia e crediamo fermamente che l’osservanza del decreto nei PS sia prioritario per il rispetto sia della dignità delle persone che si rivolgono ai presidi ospedalieri, sia delle cure e della sicurezza".
L'assessore Nicolò rimanda al mittente le accuse
Dura la replica dell'assessore alla Sanità di Regione Liguria Massimo Nicolò, che minaccia anche interventi per vie legali. "Parlare di gravi inadempienze a un decreto legislativo senza circostanziarle e definire 'a rischio' la sicurezza nei pronto soccorso di Genova non solo è irresponsabile, ma può prefigurare addirittura profili ben più gravi che verranno valutati dai nostri uffici. Quello che posso dire è che in base ai requisiti che il Ministero della Salute fissa per l'attività dei Pronto Soccorso non si prefigurano rischi per la salute pubblica" ha commentato Nicolò, replicando alle parole di Giordano. "Diverso è dire che le condizioni nei pronto soccorso genovesi e nazionali possono e devono migliorare sia per l'utenza sia per i lavoratori - aggiunge Massimo Nicolò -. A questo proposito questa amministrazione regionale da subito si è attivata con diverse misure che si stanno attuando a per favorire il decongestionamento dei pronto soccorso dell'area metropolitana genovese con il decreto regionale che ha messo a disposizione 80 posti letto in più da destinare alle dimissioni dagli ospedali alle Rsa post acuti. Il consigliere Giordano cita poi presunte inadempienze sulle quale sarebbero in corso accertamenti della magistratura. Non è nostro costume né commentare, né entrare nel merito di queste attività, ma già da subito ci dichiariamo disponibili a tutti gli approfondimenti del caso laddove se ne rilevasse la necessità e sempre comunque per il bene della Sanità pubblica".
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IL COMMENTO
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