GENOVA-Sono partite questa mattina le vaccinazioni nella farmacia Al Diamante di via Sbarbaro nel quartiere genovese di Begato per le persone 'invisibili'. Senza fissa dimora, bambini, anziani e immigrati, tutti avranno la possibilità di proteggersi contro il Covid 19, a dispetto dei vari ostacoli, burocratici e non, incontrati magari tramite i canali classici istituiti per il vaccino.
In fila per la prima dose una ventina di persone circa. Poche, spiega il responsabile della comunità di Sant'Egidio Andrea Chiappori, ma è un'ottimo inizio.
Un'iniziativa che comprende Asl 3, Regione Liguria, Liguria Digitale e la comunità, di cui il responsabile si è dice molto soddisfatto: "È un percorso che inizia oggi in una maniera un po' emblematica, con poche vaccinazioni ma è un inizio. Vogliamo raggiungere tutte le persone che per qualsiasi motivo hanno avuto difficoltà nel percorso vaccinale, magari per motivi burocratici, poche informazioni o anche perchè non hanno una casa o non sanno la lingua. Sarà un lavoro molto lento ma importante: andremo nei vari quartieri a cercare queste persone e se vorranno noi li aiuteremo grazie alla collaborazione tra medici di famiglia, Asl, Regione Liguria e Liguria Digitale".
"Diamo un'opportunità alla fascia più debole della popolazione - ha detto il direttore generale Luigi Carlo Bottaro -. Parliamo di almeno 4 o 5 tappe nelle diverse aree della città in un futuro molto prossimo e di minimo 250 persone da vaccinare: è chiaro che l'attività di individuazione dei bisognosi continua anche ora. Parlando di Covid basta vedere i numeri e sentire l'area che tira negli ospedali, certo bisogna continuare ad usare le mascherine, anche quando non sarà più un obbligo si potrebbero continuare ad indossare in determinate situazioni, non solo per il Covid ma anche per altri virus come l'influenza".
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci