Sanità

Per il professore viviamo in una sorta di assuefazione ma il covid ancora c'è e bisogna combatterlo
1 minuto e 4 secondi di lettura
di T.O.

"Il covid purtroppo c'è ancora ma c'è una sorta di assuefazione". il monito arriva dal professor Giancarlo Icardi, direttore del dipartimento di igiene dell'università di Genova, davanti a un virus che anche in queste settimane continua a colpire. "Ogni giorno in Italia abbiamo qualche decina di soggetti che muoiono a causa del covid, sono numeri a cui ci siamo abituati ma parliamo di una malattia virale che dobbiamo continuare a contrastare", spiega il professore.

Di certo Omicron porta meno casi gravi, soprattutto tra i vaccinati: "La variante Omicron e le sottovarianti che circolano oggi nel nostro Paese hanno modificato l'impatto clinico ovvero la gravità della malattia per via delle loro caratteristiche. Se questi morti ci sono, di solito sono casi gravi che colpiscono i soggetti più fragili".

L'appello è a vaccinarsi dunque con la quarta dose: "Il fattore età è importante perché il sistema immunitario di un soggetto anziano ha una accelerazione di invecchiamento dopo i 65 e dopo gli 80 diventa poco brillante e vivace. Il primo appello che possiamo fare sulla quarta dose è per quei soggetti che hanno più di 80 anni e non hanno ancora effettuato la quarta dose nonostante siano passati oltre 120 giorni dalla terza. Anche per i soggetti fragili gli anticorpi sono molto utili per evitare la gravità della malattia e l'ospedalizzazione", conclude Icardi.

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