Sanità

1 minuto e 57 secondi di lettura
di T.O.

Sono molte le persone che affrontano una reinfezione da covid-19: la motivazione è scientifica, il virus ora arriva nelle nostre mucose per via nasale e il nostro sistema immunitario ha bisogno di un tempo di latenza per difenderci. Ma il vaccino, anche in questo caso, ci protegge dalle forme gravi della malattia.

Lo ha spiegato a Primocanale Emanuele Pontali, direttore delle malattie infettive dell'Ospedale Galliera di Genova: "Abbiamo conosciuto il primo covid cinese che ha avuto un impatto micidiale su di noi nella primavera 2020, poi è stato uguale nell'inverno 2020-2021 fin quando non è diventata dominante la variante Delta che ha cambiato le carte in tavola perché era più contagiosa dell'originale e più aggressiva, dunque maggiormente capace di portare malattie gravi. In mezzo a questa situazione è iniziata la campagna vaccinale con vaccini studiati per ridurre non il rischio di infezioni ma il rischio di malattia grave".

Qualcosa è cambiato nel tempo, spiega Pontali: "Ci siamo resi conto strada facendo che per la maggior parte delle persone soprattutto fragili e sopra i 50 anni la massima efficacia si otteneva con le tre dosi. Nel frattempo è uscita la variante Omicron e Omicron 2 con alcune sue sotto varianti di minore importanza: qui l'aggressività è lievemente inferiore ma soprattutto in chi è vaccinato raramente dà una malattia tale da essere ricoverati. E  questo era lo scopo della vaccinazione".

Perché ci reinfettiamo? "Ci reinfettiamo perché il virus arriva sulle nostre mucose a livello nasale. Qui non abbiamo le sentinelle del sistema immunitario che lo bloccano immediatamente, occorre un minimo di latenza che fa sì che le nostre difese immunitarie agiscano e blocchino l'evoluzione della malattia.
Chi si ammala oggi difficilmente ha forme gravi se è vaccinato: questa è la conquista e quel che la comunità scientifica auspicava sta diventando come un raffreddore o un'influenza".

Difficile capire cosa accadrà a settembre, per Pontali siamo nella fase "wait and see", aspettiamo di vedere cosa accade. "Rispetto al vaccino con quarta dose per tutti da settembre, in questo momento le autorità sanitarie di tutto il mondo stanno cercando di capire cosa accadrà nei prossimi mesi. Anche gli Stati Uniti hanno parlato di potenziali 100 milioni di casi in autunno solo nel loro Paese ma si sta cercando di capire se saranno 100 milioni di raffreddori o nei 100 milioni ci saranno di nuovo tanti casi gravi perché l'immunità scende o perché magari ulteriori varianti più contagiose possono emergere", conclude Pontali.

 

ARTICOLI CORRELATI

Sabato 07 Maggio 2022

Covid in Liguria, calano gli ospedalizzati: due vittime

GENOVA - Sono 1.001 i nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore in Liguria, a fronte di 10 mila tamponi (1705 molecolari e 8295 test antigenici rapidi). Il tasso di positività è al 10%. Ci sono stati due morti nei giorni scorsi e nessuno nelle ultime 24 ore, entrambi a Savona: si tratta di un uo
Lunedì 25 Aprile 2022

Covid, Bassetti: "Dose unica annuale come per l'influenza"

https://www.youtube.com/embed/vi0o3OKPpUI  GENOVA-"Un'unica iniezione in cui avremo il vaccino antinfluenzale, il vaccino contro il virus originale del Covid e la variante Omicron". È la speranza dell'infettivologo genovese Matteo Bassetti, che ai microfoni di Primocanale ha spiegato cosa ci aspett
Martedì 19 Aprile 2022

Quarta dose over 80, Pontali: "Per chi non ha patologie non c'è da correre"

Bene fare il secondo richiamo, in particolare per i più fragili che hanno fatto precocemente la terza dose, dice il direttore delle malattie infettive del Galliera
Venerdì 15 Aprile 2022

Genova, Crucioli: "No alla guerra e no all'obbligo dei vaccini"

L'aspirante sindaco di Uniti per la Costituzione presenta i candidati dei Municipi: "Bucci e Dello Strologo sono uguali"
Martedì 03 Maggio 2022

Covid, la genovese a Londra: "100mila casi al giorno ma siamo tornati alla normalità"

https://www.youtube.com/embed/OWCQMPHBHC0  Paola è una genovese che vive a Londra e racconta di aver lasciato Genova per andare in Inghilterra perché voleva offrire un'opportunità di vita differente ai suoi tre figli con un futuro meritocratico. Oggi due dei tre figli sono rimasti in Inghilterra un