"Il Covid è sotto controllo ma non è da sottovalutare. La pandemia non è finita sebbene stiamo andando verso una fase di endemicità del virus". Così Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità.
"La circolazione epidemica - dice Locatelli in un intervento televisivo - è in alta riduzione. L'incidenza cumulativa - ha spiegato - si è abbassata a 207 casi ogni 100 mila abitanti per settimana, è diminuito anche l'indice di trasmissibilità e l'occupazione dei posti letto sia delle aree mediche che nelle terapie intensive rispetto alla settimana precedente. Gli indicatori - ha concluso - sono tutti favorevoli, tuttavia non dobbiamo dimenticare che c'è ancor una circolazione del virus nelle sue varianti più contagiose".
VACCINI - "I vaccini? Ci hanno salvato la vita in maniera assolutamente determinante. I dati che abbiamo a disposizione ci dicono in maniera molto chiara che chi ha ricevuto, oltre al ciclo vaccinale completo, anche la dose booster, ha una protezione straordinariamente elevata contro il rischio di sviluppare malattia grave".
Per Locatelli non si deve confondere "l'eventualità di infettarsi con le varianti di adesso più contagiose, magari sviluppando sintomi di scarsa rilevanza, con un fallimento del vaccino. L'efficacia vaccinale, stando all'analisi effettuata dall'Istituto Superiore di Sanità, è superiore al 90%. Però non dobbiamo dimenticarci che esistono categorie di persone verso le quali dobbiamo insistere di più sulla somministrazione della quarta dose, i cosiddetti fragili".
QUARTA DOSE - Per Locatelli il dato sulla quarta dose "non è un fallimento: un certo numero di persone l'ha avuta, certamente non c'è stata l'adesione di applicazione che era stata auspicata". Secondo Locatelli ora "è troppo presto" per dire se c'è la necessità della quarta dose in autunno. "Ci sono troppe variabili in gioco - ha osservato - Una su tutte è la durata della protezione da malattia grave. E poi non sappiamo ancora quali varianti di troveremo di fronte".
LOCKDOWN - Per Locatelli, "un lockdown in autunno è altissimamente improbabile. Le misure devono essere viste in maniera elastica, adattate al contesto epidemiologico". Al momento "ci possiamo liberare delle mascherine in molti contesti. Credo che ci sia un orientamento di conferma sul trasporto pubblico e forse sugli aerei. Sul fronte della scuola l'auspicio è che in autunno si acceda senza mascherina". Locatelli, che sottolinea la necessità per l'Italia di "creare una struttura antipandemica",guarda con positività alle cure anti Covid dei nuovi farmaci, "anche degli anticorpi monoclonali che sono efficaci per prevenire le progressione della malattia grave. Sono però - precisa - ancora sottovalutati. Si deve pertanto avviare una progressiva cultura di questi farmaci. Ne va incrementato l'uso".
IL COMMENTO
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