Sanità

Gagliano (Opi):"Nell'emergenza in prima linea anche per supplire alle chiusure, il covid ha ucciso otto infermieri liguri"
1 minuto e 6 secondi di lettura
di Miv

GENOVA - "Nell'emergenza Covid siamo stati in prima linea nella cura ma anche nell'assistenza dei pazienti rimasti senza familiari. Sono il Liguria sono morti contagiati otto infermieri, ora chiediamo che vengano riaperti gli ospedali ai familiari dei malati".

E' l'appello lanciato da Carmelo Gagliano, presidente dell'Ordine professioni infermieristi di Genova, nel convegno sull'"umanizzazione degli ospedali nel dopo covid" svolto nella sala Quadrivium di piazza Santa Marta e promosso dallo stesso ordine degli infermieri e a cui hanno preso parte fra gli altri Tonino Aceto dell'associazione nazionale Salutequità.

Aceto ha sottolineato: "Ora conosciamo il virus e sappiamo come fronteggiarlo dunque bisogna tornare ad aprire, abbiamo iniziato a farlo, ma non abbastanza e soprattutto lo facciamo con delle difformità fra le regioni che sono inaccettabili, l'umanizzazione è proprio questo riprendere il contatto fra pazienti e familiari".



Gagliano invece ha ricordato come durante le fasi più difficili del lockdown gli infermieri si sono trovati come unici interlocutori di pazienti spesso in gravi condizioni: "Ora va meglio visto che da oltre tre mesi negli ospedali della Liguria per ogni paziente può entrare per venti minuti un familiare munito di green pass e mascherina" ha spiegato il portavoce degli infermieri che ha poi sottolineato "le relazioni umane non vanno sottovalutate perché fanno parte della cura".

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IL CONVEGNO - SECONDA PARTE.

 

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