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Intanto nessuna percentuale è prevista per il club blucerchiato dall'eventuale cessione di Skriniar da parte dell'Inter
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di Maurizio Michieli

Appena trentasette minuti giocati, in solo due spezzoni di partite. E’ questo il magro bilancio di Sebastiano Giovinco alla Sampdoria. Pescato tra gli attaccanti svincolati e giunto alla Sampdoria lo scorso 8 febbraio dopo il grave infortunio a Gabbiadini, la “Formica atomica” non è riuscita a dare alcun contributo a causa degli infortuni.

Già la sua esperienza in blucerchiato si era aperta con un equivoco: alla società era stato detto che Giovinco si stava allenando con il Toronto, la squadra della città dove ha scelto di vivere dopo esserne diventato l’idolo da calciatore. In realtà, stava lavorando da solo e quando si è presentato a Bogliasco la differenza tra la sua condizione fisica e quella del nuovi compagni è parsa abissale.

Giovinco ha generosamente tentato di accelerare, ma non è stato supportato dal fisico. E alla fine è sceso in campo con la maglia della Samp per pochissimi minuti.

Tutto sommato, però, Giovinco ha 35 anni, potrebbe non essere al tramonto definitivo della carriera. Da qui la proposta, che sarebbe partita dallo stesso giocatore, di andare in ritiro con la Samp a Pontedilegno senza contratto, per svolgere una preparazione completa con Giampaolo, dimostrare di essere ancora integro e farsi tesserare semmai successivamente, in avvio di campionato.

Un’idea umile che Lanna e gli altri dirigenti stanno valutando con Giampaolo e che potrebbe concretizzarsi. In fondo sia Giovinco che la Samp avrebbero poco da perdere e tutto da guadagnare.

Intanto, sembra che dal trasferimento eventuale di Skriniar dall’Inter al Psg la Sampdoria non trarrà alcun beneficio economico, non essendo stata inserita nell’allora contratto di cessione la clausola sulla percentuale in caso di rivendita, come accaduto invece per altri accordi, per esempio quello di Bruno Fernades.