Da Verona al Milan, appena sei giorni di distanza, eppure la Sampdoria potrebbe di nuovo cambiare pelle alla ricerca del modulo migliore e più equilibrato per contrastare i campioni d’Italia, reduci dal pareggio per 1-1 a Salisburgo in Champions League.
Se Giampaolo deciderà di confermare l’offensivo sistema 4-3-1-2 adottato al Bentegodi, allora potrebbe esserci spazio dall’inizio per Manolo Gabbiadini in coppia con Caputo e con Sabiri alle loro spalle e davanti ad un centrocampo formato da Rincon, Vieira e Verre o Villar. Un azzardo, forse, considerata la potenza di fuoco dei rossoneri.
La soluzione più prudenziale suggerirebbe il ritorno all’iniziale 4-1-4-1, che ha dimostrato di funzionare contro le “grandi”, quando cioé l’obiettivo è restare il più possibile in partita centrando almeno un pareggio. Scopo raggiunto con Juventus e Lazio e reso impossibile con l’Atalanta soltanto dalle decisioni arbitrali.
Esiste, tuttavia, anche una terza strada, ovvero il 4-3-2-1, con un solo attaccante, quasi certamente Caputo, sostenuto da due trequartisti, Djuric e Sabiri.
Tutte ipotesi al vaglio di Marco Giampaolo, che ha incassato la fiducia della società almeno sino alla sfida di sabato 17 con lo Spezia al “Picco”. E’ logico che poi a comandare saranno i risultati. Dopo quella data, infatti, ci sarà la sosta e dunque l’opportunità di ragionare a bocce ferme.
Ma l’allenatore sente di avere la squadra in mano e di poter ribaltare ancora una partenza complicata, come testimoniano i numeri delle prime cinque giornate di campionato.
Intanto, sullo sfondo ma non troppo proseguono le trattative di cessione del club e l’ultimo nome emerso, come anticipato ieri, è quello del Fondo statunitense Pacific Media Group rappresentato da Paul Conway.
IL COMMENTO
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