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Stadio "Picco" presidiato dagli steward ai tornelli per intensificare i controlli sui biglietti
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di Maurizio Michieli

C’è chi non vuole sentire parlare di “derby ligure”, chi lo definisce una sfida per la superiorità regionale, chi una sorta di palio del golfo in salsa calcistica in cui può succedere di tutto, in campo ma anche fuori. Al di là delle etichette, resta il fatto che Spezia-Sampdoria è una partita ad alto rischio. Per le squadre e per l’ordine pubblico.

Sul fronte blucerchiato, Giampaolo e i suoi sono attesi da un trittico di incontri fondamentali: dopo quello con gli aquilotti e la sosta per le nazionali, ci saranno gli scontri diretti con Monza e Bologna, che la Samp alla luce della classifica attuale non può permettersi di perdere.

Ma il confronto del “Picco” è sotto i riflettori anche per la questione ordine pubblico. Lo Spezia ha deciso di rafforzare la presenza di steward ai tornelli dello stadio per identificare e "respingere" eventuali tifosi blucerchiati che avessero comprato biglietti nelle due curve, pur essendo residenti nella città metropolitana di Genova. Cosa non consentita.

Aleggia, tuttavia, anche il sospetto che alcuni supporter della Samp abbiano dichiarato una falsa residenza al momento dell’acquisto online per ovviare all’esaurimento dei posti, 1.129, nel settore ospiti. Ai tornelli verranno controllati i documenti di identità e la tessera del tifoso, in caso di irregolarità non sarà concesso l’ingresso nell’impianto.

Per qualcuno potrebbe anche scattare il cosiddetto Daspo. Ma il timore di incidenti e tafferugli è alto. Tra l’altro il “Picco” è sotto diffida dopo i fatti di Spezia-Napoli dello scorso maggio e il club aquilotto teme che nuove intemperanze possano far scattare la squalifica del campo.