Quattro gol subìti nei primi dieci minuti nelle partite con Salernitana, Milan, Roma e Fiorentina. Da conteggiare anche le reti incassate all'11° minuto con il Monza e al 12° alla Spezia. In totale, sotto per ben sei volte nei primi dodici minuti di gara.
Per non parlare degli appena 6 gol realizzati, di gran lunga il peggior attacco del campionato visto che i penultimi in questa graduatoria poco lusinghiera, ovvero Lecce ed Empoli, ne hanno comunque segnati dieci. Ventitré le reti incassate, quartultima difesa della serie A con dietro soltanto Spezia, Cremonese e Verona.
Penultimo posto in classifica, in coabitazione con la Cremonese, che risulta messa peggio nello scontro diretto ma avanti nella differenza reti.
Sono questi i numeri da brivido della Sampdoria, dopo le prime tredici giornate di campionato. Nemmeno Dejan Stankovic è riuscito a trasmettere la scossa emotiva ai giocatori, dopo i fallimenti di D’Aversa e Giampaolo: i tre allenatori che si sono succeduti sulla panchina blucerchiata negli ultimi nove mesi di campionato rappresentano l’emblema del disastro e del ritardo accumulati dalla Samp nel 2022.
Insomma, il problema non è lì, ma nella pochezza tecnica della squadra e nella prolungata incertezza societaria, per la quale all’orizzonte continuano a non profilarsi soluzioni definitive. E pure all’interno dell’attuale governance non mancano le divergenze.
Sia il mercato di gennaio che quello estivo, condotti in ristrettezze economiche, hanno fatto il resto: Winks, Pussetto e prima ancora Conti si trascinano problemi fisici importanti e l’organico è ridotto all’osso in vista dei prossimi, delicatissimi appuntamenti: mercoledì a Torino contro i granata e sabato alle 18 al “Ferraris” con il Lecce.
Restano i tifosi, encomiabili. In uno dei momenti più difficili della storia della Sampdoria, la Federclubs ha lanciato la nuova campagna di affiliazione.
IL COMMENTO
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