GENOVA - Inevitabilmente lo scivolone del Genoa a Reggio Calabria ha fatto rumore e soprattutto ha messo con le spalle al muro Blessin. Il tecnico è finito nel tritatutto della critica perché la squadra rossoblu sta faticando molto a fare gol, addirittura con la Reggina ad entrare in area avversaria. Blessin deve cambiare strategia offensiva e sta lavorando per variare il modulo che non sta dando soddisfazioni.
Nessun guizzo nella ripresa col Brescia solo uno lunedì scorso nel gol di Aramu del momentaneo pareggio. Troppo poco per non preoccupare dirigenza e pubblico. Il Genoa è lì in alto in classifica, ma ora serve un’accelerazione per togliere ansie e voci di possibili pretendenti alla panchina di Blessin (Tedesco, Semplici ecc..) Di sicuro il mister del Grifo non può sbagliare la partita col Como al Ferraris di domenica.
Il calendario poi nelle prossime gare può dare un aiuto al Genoa. Dopo il Como ecco la trasferta a Perugia con gli umbri nei bassifondi, quindi il ritorno a Marassi con Cittadella e Sud Tirol. Tornare a a fare la voce grossa davanti alla Nord è il minimo sindacale. Ovviamente tutte le squadre vanno rispettate, ma se in questa fase Bani e compagni non faranno punti pesanti e gol, allora ci sarà da fare attente valutazioni anche sul tecnico.
Ma per il momento non è il caso di fare dei drammi. Serve equilibrio, meglio se accompagnato dai fatti. Da Coda in giù tutti sotto esame, nel calcio è normale soprattutto quando l’obiettivo è noto a tutti: tornare in A subito.
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci