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di Giovanni Porcella

Quattro punti in due partite, porta inviolata. Se è vero che il Genoa non sta offrendo un gran calcio l’arrivo di Gilardino (in pratica 4 allenamenti) ha portato numeri positivi dopo la miseria di due punti in 5 partite con cui Blessin ha toccato il fondo ed è stato esonerato. Questo basta per dargli fiducia almeno per queste ultime due sfide che chiuderanno il girone di andata con la capolista Frosinone, domenica sera al Ferraris e con il Bari a Santo Stefano.

Lo 0-0 di Ascoli non ha detto niente di più di quanto già non si sapesse di questo Genoa che fatica a creare occasioni e quando ci riesce lo tradisce il suo giocatore più importate cioè Coda che davanti al portiere si fa ribattere il tiro. Gilardino ex bomber di razza gli fa coraggio e dice che i gol Coda li farà. Recuperare il capocannoniere diventa vitale. Ma nella ripresa ha buttato anche nella mischia Puscas che però non sposta gli equilibri. Unico tiro quello di Sabelli nel secondo tempo di testa parato da Guarna.

Lì il Genoa crolla fisicamente e rischia di andare sotto ma Semper, il palo e gli errori da un metro dei marchigiani salvano il Grifone. Avanti piano con un po’ di problemi da affrontare e risolvere ma con Gilardino in panchina che merita tutto l’appoggio possibile della tifoseria un po’ preoccupata di una classifica che non era quella sperata quasi al giro di boa. Ora una settimana di lavoro per trovare un’identità poi ci sarà un mercato fondamentale per rinforzare una squadra che ha bisogno di almeno 4 giocatori.