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di Giovanni Porcella

GENOVA - È tornato dal mondiale con il suo Marocco in trionfo per il quarto posto ottenuto in Qatar. Cheddira ora pensa al suo Bari e chissà forse al mercato visto che lo cercano tutti, Napoli compreso. Il marocchino fin qui è con Brunori in cima alla classifica dei cannonieri con 9 gol, ma con meno partite giocate. È lui lo spauracchio anche del Genoa. Ma con Gilardino in panchina i rossoblu hanno chiuso la porta e nelle ultime tre partite hanno fatto gli stessi punti, 7, dei pugliesi.

Numeri che fanno coraggio al Genoa che nel lunedì di Santo Stefano dovranno superare un test difficile al San Nicola in uno stadio con 40000 spettatori. Il Bari è una fabbrica del gol con 29 reti realizzate fin qui al pari di Reggina e Pisa. Il Genoa ne ha siglati dieci di meno e Coda è fermo a quota sei nella speciale graduatoria degli attaccanti. Questo ritardo però è contenuto dal fatto che Semper e compagni subiscono di meno. Il Bari però ha vinto una partita in meno del Genoa, ma pareggia di più e soprattutto ha perso solo due volte contro i 4 ko totalizzato tutti da Blessin.

Per questo la sfida tra Bari e Genoa è molto incerta. Gilardino sempre più saldo sulla panchina che doveva essere solo ad interim (Legrottaglie sarà il nuovo mister della Primavera) può incassare ulteriore fiducia. Anche perché ha recuperato Badelj che potrebbe dargli più soluzioni a centrocampo.

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