Sport

2 minuti e 27 secondi di lettura
di Marco Bisacchi

GENOVA - La nuova Sampdoria di Radrizzani e Manfredi ripartirà senza Fabio Quagliarella. Il club ha deciso di non rinnovare il contratto col capitano blucerchiato scaduto pochi giorni fa.

Nonostante il neo tecnico Andrea Pirlo avesse parlato alla presentazione a Ocean Race di un "ottimo rapporto con Fabio" con cui era stato compagno di squadra ai tempi della Juventus, alla fine della decisione della società è stata quella di non affidarsi - a 40 anni - al talento e alla personalità di un calciatore molto legato all'ambiente blucerchiato. Il segnale da parte della nuova proprietà è chiaro: la Samp per il prossimo campionato di B punterà soprattutto sui giovani e taglierà parecchio i rami col passato, anche quello recente.

Solo poche settimane fa, nelle ultime due gare di campionato a Marassi col Sassuolo e quindi al Maradona contro il Napoli, non erano passate inosservate le lacrime di emozione dello stesso Quagliarella per quello che a conti fatti si è rivelato il suo addio alla Sampdoria e forse anche al calcio giocato. Capitano e simbolo dei blucerchiati soprattutto in quest'ultima fase di carriera, dal 2016 al 2023 (242 presenze e 89 gol in maglia doriana) Fabio Quagliarella è un idolo indiscusso della tifoseria e in questi anni aveva più volte rinnovato il contratto - di stagione in stagione - accettando anche condizioni economiche favorevoli al club. La sua seconda esperienza alla Samp è stata probabilmente la fase migliore della sua carriera.

Nel 2018-19 (quando in panchina nella Samp c'era Marco Giampaolo) vinse la classifica marcatori assoluta in serie A con 26 reti, arrivando perfino davanti a un certo Cristiano Ronaldo. Sempre nel 2019 il suo ritorno in nazionale: a 36 anni, segnando una doppietta contro il Liechtenstein, diventò il bomber azzurro più longevo di sempre. E nello stesso campionato sempre Quagliarella raggiunse il record di Batistuta che reggeva dagli anni '90, ovvero segnare per 11 gare di fila in serie A. Tra l'altro Quagliarella è particolarmente legato alla Sampdoria dove - giovanissimo - fu protagonista nella stagione 2006/07 (c'era Novellino in panchina, 35 partite e 13 gol segnati) prima del successivo riscatto da parte dell'Udinese e delle esperienze con Napoli, Juventus (tre scudetti conquistati con Antonio Conte in panchina) e Torino.

Nel 2016 il ritorno alla Sampdoria vista la partenza di Eder verso l'Inter. Quagliarella all'epoca veniva considerato quasi ai titoli di coda dal Torino ma invece trovò a Genova una seconda giovinezza, anche per la chiusura di una vicenda personale che aveva pesato parecchio nei suoi anni vissuti a Napoli e Torino. Atleta di talento, ragazzo serio, giocatore sempre amato dalla tifoseria blucerchiata, Quagliarella resterà nella storia della Sampdoria. Una storia fatta di 102 gol complessivi in serie A e di tante giocate memorabili, tante perle indimenticabili. Come il colpo vincente da centrocampo a Verona contro il Chievo o in tempi recenti lo splendido gol di tacco contro il Napoli al Ferraris. Una bella storia, una storia d'amore nei confronti dei colori blucerchiati che finisce qui. Di sicuro una scelta non scontata da parte della nuova proprietà agli occhi della piazza.