GENOVA - Accordo tra Sampdoria e Agenzia delle Entrate per la riduzione del debito fiscale: altro passo avanti per il salvataggio del club. Una transazione fiscale ha permesso al club blucerchiato - attraverso il Codice della crisi e dell'insolvenza - di concordare con l'Agenzia delle Entrate il sostanziale stralcio del 65% dei debiti (dovuti al mancato pagamento di imposte e tasse da parte della precedente gestione legata a Ferrero) che sono passati così da 50 milioni a 17 milioni, prevedendo il pagamento in una dilazione di dieci anni.
"La proposta di transazione fiscale è stata elaborata e curata dal team di fiscalità della crisi d’impresa di PwC TLS guidato da Giulio Andreani. L’approvazione dell'Agenzia delle Entrate è giunta, dopo complesse trattative e articolate verifiche, a tempo di record, grazie alla professionalità dei dirigenti e dei funzionari della direzione provinciale di Genova, che fa capo a Michele Mollero, e della direzione regionale della Liguria, diretta da Luisa Giordano" si legge in un comunicato.
L'intesa con l'Agenzia delle Entrate viene ritenuta determinante per il risanamento della Sampdoria e per il riequilibrio finanziario di un club che - com'è noto - la scorsa primavera ha rischiato il fallimento, venendo salvato in extremis dall'intervento dei neo azionisti di maggioranza Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi.
Si tratta della prima transazione fiscale di una società di calcio di A e B approvata dall'Agenzia delle Entrate e soprattutto è stata approvata in meno di tre mesi: tempistiche velocissime se si pensa che il periodo medio di approvazione è di almeno nove mesi. Un ulteriore passo avanti per il rilancio societario della Sampdoria, che aspetta sempre l'omologa del piano di ristrutturazione dei debiti da parte del tribunale (in questo caso i tempi saranno più lunghi, forse si arriverà a novembre inizio dicembre) per dare il là al closing definitivo nelle mani di Radrizzani e Manfredi.
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