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di Giovanni Porcella

GENOVA - Il tecnico del Genoa Alberto Gilardino è soddisfatto ma soprattutto orgoglioso della sua squadra dopo la vittoria 4-1 con la Roma. Ma c’è anche il risvolto negativo per i problemi muscolari di Badelj e Strootman che sono usciti dal match. E poi anche Sabelli va valutato. Ma le parole del mister inizialmente sono mirate ai tre punti conquistati: “Dobbiamo cercare un po’ tutti di aiutarci, di aiutare la squadra e non sempre a criticare. È indispensabile. Il nostro percorso, vuoi o non vuoi, è che arriviamo dalla B. Questa squadra va supportata in ogni momento, è il mio pensiero ed è ciò che cerco di trasmettere ai miei ragazzi e che loro recepiscono al massimo”.

Gilardino sottolinea anche il valore dei giallorossi: “È una grande squadra a cui rientrava Pellegrini e che aveva Lukaku, Dybala, Cristante, giocatori di altissimo livello. Ma abbiamo tenuto botta, abbiamo saputo soffrire, difenderci, fare gol, ripartire nei momenti chiave. I ragazzi sono stati a tratti eroici, gliel’ho detto. Per un allenatore questo successo è gratificante”. Ora c’è poco tempo per gioire visto che domenica c’è la trasferta con l’Udinese.

Gila pensa anche gli infortunati: “Abbiamo solo due giorni per prepararci per Udine. Godiamoci la serata, ma già da domani testa all’Udinese. Perdiamo Badelj e Strootman. Dall’altro lato chi è entrato ha dimostrato quanto detto loro queste settimane: di stare dentro, di lavorare, perché ci sarebbe stato spazio per tutti. E così hanno fatto. Da Thorsby a Kutlu a Junior Messias, da Matturro che ha giocato dall’inizio e De Winter che è subentrato. E chi è subentrato ha fatto la differenza e chi ha giocato ha supportato tutta la manovra. Abbiamo lavorato da squadra vera, compatta”.

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