MILANO - Parola fine (finalmente) sulle pendenze tra l'attuale proprietà della Sampdoria e la precedente. Al Tribunale di Milano - dove era stato disposto ad oggi il rinvio sull'udienza relativa al ricorso di Gianluca Vidal che chiedeva il sequestro delle azioni della Blucerchiati srl (controllante di Unione Calcio Sampdoria) per sostenere di fatto la nullità dei precedenti accordi dello scorso giugno sottoscritti in extremis quando la società pareva destinata al fallimento - è stata raggiunta oggi la definitiva intesa tra l'attuale presidente e azionista di riferiemento della Sampdoria Matteo Manfredi e la vecchia proprietà, ovvero l'imprenditore romano Massimo Ferrero e il commercialista mestrino Gianluca Vidal, peraltro trustee del trust Rosan in cui era incapsulata la Sampdoria.
Decisiva l'opera di convincimento da parte del giudice Daniela Marconi che - nella sezione specializzata in materia d'impresa - ha cercato sin da subito in queste settimane di avvicinare le parti per trovare un'intesa ed evitare dunque un pronunciamento diretto. Non sono ancora noti i dettagli dell'accordo tra Manfredi e Ferrero. L'attuale proprietà sarebbe comunque venuta incontro - almeno parzialmente - anche alle richieste personali di Vidal.
Si tratta di un accordo tombale che chiude definitivamente le pendenze in essere tra l'attuale e la vecchia proprietà: dunque decadono anche i ricorsi sempre a Milano (l'udienza era fissata il 28 maggio) in cui Vidal chiedeva la nullità degli accordi di giugno rispetto alla cessione della Sampdoria nonché la causa al tribunale di Roma dalla parte opposta, con una richiesta danni di oltre 5 milioni chiesti alla precedente proprietà per il ricorso dello scorso luglio a Genova con cui Ferrero aveva provato a bloccare l'attività dei blucerchiati (ricorso poi respinto).
Inizia dunque una nuova fase per la Sampdoria, ad oggi a tutti gli effetti di proprietà di Matteo Manfredi e dei suoi soci. Un passaggio fondamentale - al di là delle vicende del campo - anche per attirare nuovi investitori.
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