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di Luca Vaccaro

LA SPEZIA - La parola "sostenibilità" è entrata a gamba tesa nel vocabolario dello Spezia Calcio. Nulla di nuovo, soprattutto per il duo dell'area tecnica composto da Eduardo Macìa e Stefano Melissano, ormai abituato a fare mercato con un occhio vigile alla voce bilancio.

Vista la rigidità finanziaria imposta dalla proprietà americana, gli incassi da cessioni divengono fondamentali per consentire gli interventi mirati richiesti da D'Angelo in sede di rinnovo, volti al rafforzamento della rosa.

Tanti i nodi ancora da sciogliere. Zurkowski e Dragowski campeggiano ancora in una situazione di stallo. Entrambi rimangono rispettivamente nel mirino di Empoli e Panathinaikos, squadre che nel mercato di gennaio hanno prelevato in prestito i loro cartellini. Sia la compagine toscana che quella greca non hanno esercitato il diritto di riscatto previsto, ma continuano a trattare con il club di via Melara. L'auspicio è quello di chiudere le trattative con un importante sconto. Lo Spezia è disposto ad andare incontro alle richieste, ma di certo non vuole regalare i due calciatori. Per tale motivo si continua a trattare.

A tenere banco anche la situazione legata ad Emil Holm. Lo svedese, proprio come i due precedentemente menzionati, non è stato riscattato dall'Atalanta alla cifra prevista di circa 8.5 milioni di euro. Lo Spezia non ha fretta e punta all'asta per provare a monetizzare il più possibile, viste le numerose squadre interessate all'esterno. Non è da escludere l'inserimento di qualche pedina utile ai bianchi volta a far abbassare il costo del cartellino.

Da chiarire gli scenari futuri di Bastoni e Antonucci. I due sono fuori dal progetto tecnico delle Aquile e per entrambi andrà trovata una sistemazione adatta. Sul primo si aspettano eventuali richieste da club di Serie A, mentre l'ex Roma, difficile da piazzare, potrebbe diventare un'ottima pedina di scambio per arrivare ad altri obiettivi.