PARIGI - "Il nostro obiettivo, fin da quando eravamo bambine, sono state le Olimpiadi. Abbiamo sempre avuto un punto chiaro e così abbiamo partecipato a Tokyo 2020. Il prossimo sogno è quello di Parigi 2024, raggiungendo quella medaglia mancata in Giappone". Lo diceva con sicurezza l'atleta azzurra genovese Alice D'Amato intervistata a Primocanale a novembre in occasione di Orientamenti 2023 al Porto Antico di Genova.
Un sogno realizzato, almeno per Alice, dopo che ieri sera ha conquistato il secondo posto alle Olimpiadi di Parigi nella gara a squadre, dietro solo alle statunitensi guidate dalla campionessa Simone Biles, che comunque Alice ha battuto nella specialità. La giovane genovese cresciuta nell'Andrea Doria insieme ad Angela Andreoli, Manila Esposito, Elisa Iorio e Giorgia Villa, si è resa artefice di una super prestazione che ha permesso di chiudere con un punteggio finale di 165.494 e di vincere la prima medaglia dal 1928.
"Noi, come ginnaste, purtroppo subiamo un sacco di infortuni e io ne sto superando due - raccontava la 21enne otto mesi fa, seduta accanto alla sorella gemella -. Periodi come questi sono molto difficili, ma cerco sempre di vedere il mio obiettivo, le Olimpiadi, solo questo mi fa andare avanti e superare i miei ostacoli".
Figlia di un vigile del fuoco di Genova scomparso con i colleghi che sui social hanno scritto: "A cosa stai pensando? Che oggi un nostro collega avrebbe avuto una bella soddisfazione. Anzi, da lassù, l'ha avuta. E noi con lui. #Massimo". D'Amato, in passato, aveva vinto la medaglia di bronzo a squadre ai Mondiali del 2019 e dieci medaglie ai Campionati Europei. La genovese è specialista alle parallele asimmetriche.
Ma l'olimpiade parigina della D'Amato non finisce qui. La genovese ha infatti raggiunto quattro finali individuali: nell'all around, nelle parallele asimmetriche, nella trave e nel corpo libero.
IL COMMENTO
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