Sport

Alla luce degli ultimi avvenimenti proviamo a fare chiarezza sulla società rossoblù
3 minuti e 28 secondi di lettura

In questi ultimi tempi ferve un acceso dibattito su chi sia l’effettivo proprietario della Società Genoa, cerchiamo di fare un pò di chiarezza al riguardo.

Il “Genoa CFC S.p.A.” è una Società per azioni che, come attestato da odierna visura camerale, ha ben 74 soci, di cui 73 piccoli azionisti (tra i quali gli ex presidenti Scerni, Spinelli e Preziosi proprietari di partecipazioni simboliche) ed uno, la “777 Genoa CFC Holdings S.r.l.” che detiene oltre il 99,9% dell’intero capitale sociale.

La “777 Genoa CFC Holding S.r.l.” è una società con unico socio, il cui capitale sociale è, a sua volta, integralmente detenuto dalla “777 Italy Sports Holding S.p.A.”, entrambe con amministratore unico, l’Ing. Andres Blazquez.

“777 Italy Sports Holding S.p.A.”, a sua volta, è società con unico socio, la società spagnola “Genoa CFC 777 S.L.”, costituita dalla Società americana “777 Partners LLC”. In definitiva, attraverso un complesso sistema di scatole cinesi, il Genoa CFC S.p.A. in oggi risulta formalmente proprietario dei cosiddetti “777 Partners”.

“777 Partners” è un’impresa di investimenti organizzata sotto la forma di società a responsabilità limitata costituita secondo le regole dello Stato americano delDelaware, con sede dei propri affari a Miami, Florida.

Joshua Wonder, detto Josh e Steven Pasko sono i due co-fondatori e “managing partners” di 777 Partners, entrambi risiedono a Miami e siedono nel Consiglio di Amministrazione del Genoa.

“777 Partners LLC” è stata costituita nel 2015 ed ha la proprietà di oltre 3 miliardi di dollari in svariati assets ed investimenti in oltre 50 società, tra cui il Genoa.

“777 Partners LLC” è coinvolta in alcune linee di affari, tra le quali i settori dell’aviazione, crediti in sofferenza, assicurazioni, media e intrattenimento e sport.

777 opera attraverso finanziamenti da parte di lender ossia finanziatori istituzionali, mettendo a reddito i danari ricevuti con investimenti nei settori di affari in cui operano.

Uno di detti finanziatori, la Leadenhall Capital Partners LLP, società con sede a Londra che gestisce patrimoni che nel maggio 2021 ha finanziato 777 Partners con un prestito da oltre 350 milioni di dollari ha recentemente citato in giudizio davanti alla Corte distrettuale di New York 777 Partners lamentando che le garanzie costituite per tale finanziamento riguarderebbero beni inesistenti o dati in garanzia ad altri finanziatori tra cui A-CAP, anch’essa convenuta in causa ed accusata di essere la regia occulta dei 777, il “Mago di Oz” dietro la Società di Miami.

A-CAP viene, di fatto, coinvolta assumendo che la stessa avrebbe illecitamente ottenuto garanzie su assets dei 777 che di fatto avrebbero privato di tutela il finanziamento erogato da Leadenhall.

A-CAP è una holding di società assicurative che rappresenta la capogruppo di società di assicurazioni di lunga e consolidata tradizione, che svolge un’attività di investimento delle somme messe a disposizione dalle società assicurative che le forniscono fondi.

In questa veste A-Cap ha finanziato 777 Partners ottenendo in garanzia taluni beni del patrimonio del debitore 777, tra cui le società di calcio. A-CAP pertanto, in virtù di tali specifiche garanzie contrattuali può sostituirsi a 777 partners nella gestione e nella titolarità degli asset dati in garanzia della restituzione del finanziamento concesso.

777 partners si trova in una situazione di crisi ed ha coinvolto una società specializzata nella gestione della ristrutturazione del debito e pertanto A-CAP attualmente si trova nelle condizioni di poter azionare le garanzie contrattuali che le consentono di sostituirsi a 777 nella titolarità degli asset a garanzia tra cui il Genoa.

La pendenza della causa davanti al Tribunale di New York rende la situazione più complicata perché la legittimità del finanziamento e della garanzia di A-CAP è sotto giudizio.

Ad agosto di quest’anno il Tribunale ha emesso un’ingiunzione preliminare che impedisce la vendita, la costituzione in pegno o la costituzione di ipoteche sui beni di 777 partners e questa sorta di sequestro comporta che ogni questione relativa alla cessione del Genoa dovrà passare attraverso una specifica autorizzazione del Tribunale e con un accordo tra le parti in causa.

Siamo solo all’inizio di una lunga contesa, ma il Genoa è una società sana e non si può escludere, anzi è altamente probabile che le parti in contesa, possano concordare nell’acconsentire alla vendita ad un nuovo soggetto per poi discutere in un secondo momento come ripartire tra loro il ricavato.

Andrea Rivellini
Avvocato diritto societario, fallimentare, bancario e finanziario