GENOVA - A voler vedere il bicchiere mezzo pieno piuttosto che mezzo vuoto, l'unica cosa da salvare per la Sampdoria - dopo il deludente pareggio di Cittadella - è il ritorno in campo di Estanis Pedrola. Lo spagnolo era fuori per infortunio dallo scorso maggio e ieri sera finalmente è rientrato mostrando di essere nettamente al di sopra della media tecnica di una squadra che - al netto degli ultimi risultati positivi - continua a stentare per qualità di gioco, organizzazione e idea di calcio. Nel finale anche un episodio da moviola con l'esterno blucerchiato fermato in area da Amatucci. Proteste dei blucerchiati in campo e - nel post gara - qualche lamentela anche da parte del tecnico doriano Andrea Sottil: episodio poco chiaro ma la sensazione è che l'arbitro Santoro tutto sommato abbia valutato bene sull'episodio.
Nel contesto di una Sampdoria sotto ritmo, sotto tono e incapace di far valere la propria superiorità tecnica di fronte a un Cittadella che lotta per evitare la Serie C, sono bastati pochi minuti per capire che Pedrola - ex Barcellona, una felice intuizione di mercato dell'ex ds doriano Andrea Mancini - può diventare un punto di riferimento in questa squadra, per capacità di dribbling, velocità e tecnica individuale. Ora spetterà a Sottil - che ieri sera lo ha inserito al posto di Coda come seconda punta - trovargli la collocazione tattica ideale.
"Dopo l'infortunio e l'operazione necessaria per mettere a posto il flessore, sono contento di essere tornato coi miei compagni di squadra, per essere tornato a giocare. Ci è mancata la vittoria ma sono sicuro che raggiungeremo l'obiettivo nella prossima partita - dice Pedrola - rimane comunque un pareggio importante col Cittadella. Per la seconda partita di fila non abbiamo subito gol. Ci è mancato il gol ma nelle ultime 6 partite abbiamo conquistato 4 vittorie. Ho tanta voglia di tornare al mio livello, sto ancora recuperando la condizione. E' normale dopo tanto tempo, in allenamento e in partita. Sono sicuro che presto sarò al meglio per aiutare la squadra, che è il mio obiettivo principale. Domenica scorsa ho visto la tifoseria a Marassi sul campo, mi hanno aiutato tutti tantissimi. Tanti messaggi. Ringrazio tutti. Mi sento più forte con loro. Ogni giorno mi hanno aiutato a svegliarmi più forte del giorno prima. Domenica torniamo a Marassi, torniamo a casa. E servono i tre punti".
E dire che nel corso della gara del Tombolato - poco prima dell'ingresso di Pedrola al posto di Coda - il tecnico doriano Andrea Sottil ha perso le staffe mentre il giocatore spagnolo si era un po' allontanato dalla panchina per la fase di riscaldamento. "Pedrola, ma dove c... sei?" le urla di un Sottil a bordo campo, sotto la tribuna. Un nervosismo che si spiega probabilmente anche con una partita in cui la Sampdoria e il suo allenatore non hanno saputo trovare la via per conquistare i tre punti contro un'avversaria obiettivamente mediocre. "Pedrola è entrato bene. Ho sempre detto che lui è un giocatore che ci dà e ci darà caratteristiche diverse. Molto bravo nell'uno contro uno, si è creato l'occasione del rigore non dato ma è stato incisivo. Era assente da molti mesi. Bravo, sta lavorando con intensità. Crescerà ancora di più" le parole dello stesso Sottil.
Nel contesto di una Samp scialba e deludente, stride il fatto che Fabio Borini - ancora una volta - sia rimasto per tutta la gara in panchina. Anche in una sera in cui Tutino e Coda (peraltro mal serviti da un centrocampo deludente, non ha funzionato il turn over con Bellemo, Yepes e Benedetti titolari) non hanno certo brillato e in cui forse poteva servire lo spirito e l'esperienza dell'ex attaccante di Milan e Roma. Scelta tecnica di Sottil che continua a non convincere. "Ho dovuto togliere Bereszynski, aveva male. Ho messo un difensore. Sennò molto probabilmente sarebbe entrato uno tra Borini e Sekulov, per provare a cercare un colpo che sicuramente Borini ha nel suo bagaglio tecnico" la spiegazione di Sottil a fine gara.
Notizie dal fronte infermeria: Kasami ieri non era neppure in panchina per una forte contusione all'adduttore e oggi pomeriggio lavorerà a parte a Bogliasco. Il centrocampista svizzero comunque da domani sarà nuovamente in gruppo e quindi domenica sarà disponibile per il match col Brescia al Ferraris (ore 17,15). Non ci sono particolari allarmi per Bereszynski, uscito al Tombolato per una contusione. Oggi per lui lavoro a scartamento ridotto, domenica il polacco non mancherà.
IL COMMENTO
Genoa, futuro incerto e la posizione di Zangrillo va chiarita
Grazie Bucci ma intanto Genova è tornata una roccaforte rossa