Il sabato del Genoa sarà di quelli che non si dimenticheranno. In mezza giornata si decide il suo presente e soprattutto il futuro. Si comincia con il bilancio che Preziosi non vuol approvate sebbene quei conti in profondo rosso lì abbia fatti lui, mentre la proprietà americana del Grifo è pronta a chiedere un arbitrato perché non vuole concedere altro all'ex presidente.
Dai debiti oltre i 250 milioni ad altri numeri sinistri, quelli della classifica che alla sera dopo le 20 sarà più chiara per i rossoblù. Inutile girarci intorno per restare in A, per difendere i 15 anni in massima categoria occorre vincere e basta sapendo addirittura che per Sturaro e compagni potrebbe non bastare.
In fondo la squadra di Blessin più volte sull'orlo della resa e poi di nuovo in piedi ora in questo match drammatico con una Sampdoria pure in bilico, ha paradossalmente meno da perdere e quindi può giocare non certo con il cuore nelle rose, ma alla va o la spacca. Giampaolo, mister blucerchiato è un tabù per il Genoa e ci proverà questo tecnico tedesco, arrivato a sorpresa dopo il tragico Shevcenko, a dargli il primo dispiacere in un derby. Come? Qui sta il punto. Corsa, agonismo, pressing, sacrificio sono gli ingredienti che può usare Blessin. Si, si questo il suo Genoa, senza molta qualità, non ha quasi mai tradito i tifosi.
Ecco, il popolo rossoblù merita rispetto da parte di giocatori e dirigenti che sono stati trattati con i guanti nella speranza di un domani migliore definitivamente senza Preziosi che continua a volteggiare sulla testa di tutti. Fin qui sole 3 vittorie eppure mai un fischio. Sirigu e gli altri pensino alla maglia pesante che indossano, cerchino di meritarsi questo affetto ricevuto. Tocca a voi, glielo dovete. La difesa con Ostigard, Bani e Vasquez è tota, in mezzo con Badelj in tanti sono risorti e chissà che in avanti Destro e gli altri trovino quei guizzi che possa rendere il sabato del Genoa indimenticabile per l'onore e non solo.
IL COMMENTO
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